Borgio Verezzi: Gian Piero Alloisio ed Emanuele Dabbono in concerto per il partigiano Pasquale “Ivan” Cinefra

Canzoni risorgimentali, canzoni partigiane, canzoni d’autore, canzoni pop o, forse, semplicemente canzoni. In memoria di Pasquale “Ivan” Cinefra, partigiano gentile

Dopo il debutto parigino del 16 aprile, nell’ambito del Festival de la chanson italienne à Paris “Canzoni & Parole”, il concerto di Gian Piero Alloisio ed Emanuele Dabbono sarà al Teatro Vittorio Gassman di Borgio Verezzi domenica 23 aprile alle ore 21.

Ricordando la figura di Pasquale “Ivan” Cinefra, i due artisti, che appartengono a due differenti generazioni musicali, si misurano con i temi della Liberazione e della libertà. Hanno scelto di farlo cantando le tante canzoni che la storia del partigiano “Ivan”, scomparso recentemente all’età di 96 anni, ha loro evocato. Lo fanno con sensibilità e linguaggi diversi, divertendosi spesso a mescolarli: Gian Piero Alloisio infatti appartiene alla storia della cosiddetta “canzone d’autore”, mentre Emanuele Dabbono appartiene alla storia della cosiddetta “canzone pop”. Di ogni canzone i due artisti raccontano (in francese per il pubblico parigino) la genesi, le motivazioni e le storie particolarissime che le hanno portate ad esser conosciute. Fra queste, ci sono successi di Alloisio come “Venezia” (interpretata da Francesco Guccini), “La strana famiglia” (interpretata da Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci), “Ogni vita è grande” (interpretata da Gianni Morandi) o l’inedita “Chiamata Faber” (dedicata dallo stesso Alloisio a Fabrizio De André). Fra i successi di Dabbono: “Incanto”, “Il conforto” e “Valore assoluto” (interpretate da Tiziano Ferro) e la recentissima “Cerezo”. Non mancano canzoni partigiane d’autore (come “Dalle belle città”) e un’inedita versione pop de “Il canto degli italiani” (titolo originale dell’Inno di Mameli).

Un concerto fatto di canzoni partigiane, canzoni risorgimentali, canzoni d’autore, canzoni pop o forse, meglio, semplicemente canzoni.

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Durante il concerto, vari interventi in video di Pasquale “Ivan” Cinefra che fu testimone del rastrellamento della Benedicta (la più grande strage di partigiani combattenti della Resistenza italiana).

“Malgrado nell’immediato dopoguerra non gli fosse riconosciuto appieno il suo contributo alla lotta di Liberazione – dicono Alloisio e Dabbono – Pasquale “Ivan” Cinefra seppe assumersi per tutta la vita la responsabilità di coltivare la sua fede in un mondo più libero e giusto: per farlo fu renitente alla leva, partigiano, attore amatoriale, sindacalista, diacono, presidente dell’ANPI provinciale di Alessandria e testimone presso le nuove generazioni. Nello stesso modo appassionato e gioioso, vogliamo assumerci la responsabilità di dare un contributo creativo a questo incerto presente, in cui tutti i nodi irrisolti del ‘900 sembrano essere venuti al pettine della Grande Storia”.

Commenta il Sindaco di Borgio Verezzi Dacquino: “Chi eravamo non ce lo potranno mai rubare… un messaggio chiaro per una serata che parlerà, in musica e con il racconto, al cuore di ognuno di noi. A chi desidera crescere e vivere in libertà; a chi vuole poter pensare e agire con la propria testa. La serata, programmata poco prima del 25 aprile, giorno del ricordo della Liberazione dal nazifascismo (bene sottolinearlo per cogliere in pieno il significato e il valore di questa occasione di incontro) è molto opportuna in questi tempi che, pur cambiati, hanno sempre bisogno di libertà, uguaglianza e democrazia…valori essenziali per la civiltà. Il tempo scorre, molti ricordi svaniscono. Serate come questa ci aiutano a guardare da protagonisti, nel solco della Costituzione, al futuro, per rafforzare oggi, attingendo da ciò che è stato ieri, l’incanto della libertà che è partecipazione e inclusione”.

Biglietto: Euro 15. Biglietti acquistabili dalle ore 17 presso il Botteghino del teatro il giorno stesso dello spettacolo oppure prenotandosi via Whatsapp al numero 320.0555563.