Regione Liguria: Diritto delle donne di scegliere l’interruzione volontaria della gravidanza

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In Consiglio regionale oggi con 21 voti a favore e 3 astenuti (Stefano Balleari, Sauro Manucci e Veronica Russo) è stato approvato l’ordine del giorno 647, presentato da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da tutto il gruppo, che impegna la giunta a garantire alle donne che decidono di non portare a termine gravidanza in Liguria di effettuare questa scelta senza dover superare alcune difficoltà nell’accesso alle strutture che effettuano questa prestazione e a sostenere la richiesta del Parlamento europeo di inserire il diritto all’aborto legale e sicuro nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Nel documento si ricorda che in Italia solo il 63% delle strutture con reparti di ostetricia /ginecologia effettua l’IVG mentre il 67% dei ginecologi, il 43% degli anestesisti e il 37 per cento del personale non medico sono obiettori di coscienza.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha ribadito l’intenzione della giunta di garantire un servizio previsto dalla legge e ha illustrato l’organizzazione in merito fornendo il numero di interruzioni volontarie e di obiettori nel comparto medico e non medico. Il presidente ha chiesto alcune modifiche che sono state accolte del proponente (modifica già inserita nel testo, ndr).