di Alfredo Sgarlato – È raro che più associazioni anziché competere collaborino all’organizzazione di un evento: questo circolo virtuoso si è verificato ieri sera ad Albenga dove le associazioni Vallinmusica, Le Rapalline in Jazz APS e Musicaround APS hanno organizzato il concerto del Maestro Andrea Verrando, che costituiva sia una data del Festivalcontrario, che l’anteprima dell’Albenga Jazz Festival che si terrà nei giorni 22, 23, 24 pm.
Ad esibirsi il Maestro Andrea Verrando, organista della Cattedrale di Ventimiglia, che ha eseguito una serie di composizioni di epoca barocca, da Frescobaldi a Bach passando per Pasquini, Sweelink e Zipoli. Ci si può chiedere come mai questo concerto sia inserito in una rassegna di jazz: aldilà della passione che molti jazzisti hanno per la musica barocca, Bach soprattutto, per le sue costruzioni armoniche, i compositori dell’epoca erano jazzisti ante litteram, poiché improvvisavano sullo strumento quelle composizioni che, dopo essere state trascritte, oggi vengono eseguite come variazioni. Verrando esegue toccate, fughe, partite, variando sui molti registri del Grand’Organo Serassi della Cattedrale di San Michele, dai più profondi a quelli flautati, coinvolgendo il non poco pubblico presente con le complesse variazioni eseguite. Ascoltando la musica barocca risulta chiaro come tutte le forme musicali successive ne siano scaturite; chi come chi scrive ha iniziato la sua carriera di ascoltatore col progressive rock sente da dove prendevano ispirazione anche quei musicisti. C’è anche spazio per un omaggio a Verdi, che nasceva organista, come richiestissimo bis.
Peccato che l’ascolto sia stato a tratti funestato da un altro concertino che si teneva pochi metri accanto: non vogliamo fare una gerarchia fra i diversi generi musicali, ma ci vuole rispetto per gli ascoltatori di musiche che richiedono un ascolto non superficiale, e maggiore coordinazione perché queste concomitanze non si verifichino.