Liguria, Toti va in TV e la Lega abbandona il Consiglio regionale: “lontano dalle questioni del territorio e più vicino a quelle romane”

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Nel corso della seduta Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Fabio Tosi (Mov5Stelle) e Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) hanno lamentato l’assenza del presidente della giunta, con delega alla sanità, Giovanni Toti, nella seduta pomeridiana in cui erano all’ordine del giorno interrogazioni di sua competenza. I consiglieri hanno ricordato che questa situazione si è già ripetuta più volte in passato e hanno stigmatizzato questo comportamento, sia sul piano politico sia sotto il profilo del rispetto istituzionale.

Stefano Mai (Lega Liguria Salvini) si è associato ad alcune delle proteste dei consiglieri di minoranza e ha annunciato l’uscita dall’aula dei consiglieri del gruppo:. «Credo ci sia una forma di non rispetto verso quest’Aula perché ci risulta che il Presidente, nonostante avesse dichiarato la presenza in Consiglio e ci siano ancora delle pratiche a cui dovrebbe rispondere, stia rilasciando interviste televisive».

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha ricordato che il presidente Toti ha partecipato alla seduta del mattino e che, secondo quanto prevede il regolamento, ha delegato l’assessore Scajola a rispondere alle interrogazioni di sua competenza nella seduta pomeridiana

Advertisements

Luca Garibaldi (Pd) ha chiesto la sospensione della seduta per convocare l’Ufficio di presidenza con i capigruppo. Stefano Balleari (Fratelli d’Italia) ha respinto la proposta. Claudio Muzio (FI) ha ribadito che il presidente Toti aveva delegato, secondo quanto previsto da Regolamento, l’assessore Scajola a rispondere alle interrogazioni di sua competenza. Angelo Vaccarezza (FI) si è dichiarato contrario alla sospensione e ha ricordato ai colleghi di minoranza che al termine della seduta era, comunque, già prevista una Conferenza dei capigruppo. La proposta di sospensione avanzata da Garibaldi è stata, quindi, messa ai voti ed è stata respinta; il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha proposto di affrontare la questione nella successiva conferenza dei capigruppo, che era già programmata da tempo.

I commenti in Regione Liguria

Stefano Mai, capogruppo della Lega in Consiglio regionale: “Abbiamo notato che le nostre proteste sulle assenze in Consiglio regionale del Presidente della Regione hanno sortito un effetto immediato. Oggi Toti, presidente oltre che assessore alla sanità e assessore al bilancio, che negli ultimi tempi è stato lontano dalle questioni del territorio e più vicino a quelle romane, si è finalmente palesato in aula. Speravamo ci restasse fino alla fine dei lavori, per rispetto dei liguri che lo hanno eletto e di coloro che attendono risposte sui dossier aperti. Invece, nonostante vi fossero molte interrogazioni sulla sanità alle quali doveva rispondere direttamente, non è rientrato in aula alle 14 per intervenire in una nota trasmissione televisiva su argomenti di politica nazionale. Per questo motivo i consiglieri della Lega hanno abbandonato l’aula in segno di protesta contro una grave mancanza di rispetto nei confronti del consiglio regionale e dei liguri che attendono risposte sulla sanità. La Lega ha una parola sola”.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa), La Lega abbandona i lavori del Consiglio. “Crisi ormai aperta formalmente, anche i fidi scudieri leghisti girano le spalle a Toti”. «La crisi è ormai iniziata in Regione Liguria, le conseguenze di quanto avvenuto a Roma, a seguito dell’elezione del Presidente della Repubblica, si stanno riversando sui territori e in particolare sulla Liguria. Ormai è uno scontro aperto tra la Lega, che oggi ha abbandonato i lavori del Consiglio regionale e Cambiamo, la formazione politica del presidente Toti, anche oggi pomeriggio assente in aula. “Oggi la Lega, con un atto che sembra tardivo, dopo mesi di assenze del Presidente e di molti Assessori tra cui spesso quelli del proprio gruppo, decide di aprire formalmente la crisi e di uscire dall’aula, compreso il Vice Presidente di Giunta che dovrebbe, in mancanza di Toti, assicurare l’unità politica”. – dichiara il Capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino – “La resa dei conti sembra già partita, ma se vogliamo dirla tutta, in maniera grottesca e non vorremmo proprio che questa presunta crisi, distante dai veri problemi del nostro territorio e dei nostri cittadini, si risolvesse come al solito in un banale teatrino, in un valzer di poltrone”. La mette giù pesante il vice presidente della Commissione II Sanità – “è dall’inizio della Legislatura che, come opposizioni, lamentiamo le assenze ripetute e costanti del Presidente Toti, che ha voluto accentrare sulla sua persona sia l’assessorato alla sanità che quello al bilancio, un atteggiamento da padre padrone che adesso dovrà vedersela con le bizze del figliol prodigo” – conclude Gianni Pastorino.

Rossetti (PD): “Mi scuso per i 15 minuti di ritardo, ma il dato politico è la crisi tra la Lega e Toti”. “La lega è uscita dall’aula alle 14.57, ero in ufficio e sono arrivato alle 15.14.  Ho chiesto scusa alla minoranza – racconta il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti, arrivato fuori tempo massimo per votare la richiesta di sospensione della seduta –  avremmo reso plastico il dato politico: l’assenza dell’assessore part time Toti è diventata insopportabile anche per i consiglieri della Lega”. “Lascio al Centro destra i conflitti di potere e di poltrona, da mesi e mesi riteniamo che la doppia delega la paghino i liguri perché ci vuole un assessore alla  sanità competente e a tempo pieno”.

Gruppo M5S Liguria: “sanità ligure allo sbando”. “La sanità ligure è allo sbando e chi dovrebbe dedicarsi interamente ai mille problemi della nostra Regione, ancora fortemente provata dalla pandemia, ha preferito non presentarsi in Aula se non per una fugace comparsata mattutina. Alle richieste presentate per avere risposte certe sull’organizzazione regionale sanitaria, Toti preferisce delegare ed essere ancora una volta assente. Le interrogazioni sono state calendarizzate da tempo e a Toti si chiede il rispetto dell’istituzione e del ruolo che ricopre”. Lo dichiarano il capogruppo e il consigliere regionale del M5S Fabio Tosi e Paolo Ugolini, che anche oggi ha portato in Aula le problematiche che affliggono l’Asl5. Ugolini in particolare aggiunge: “L’Asl5 ha il 30% di personale in meno rispetto alle altre province liguri: i dati sono impietosi e tutto il comparto, dai medici agli infermieri e agli Oss, è allo stremo. Anziché ascoltare l’assessore delegato leggere l’ennesimo foglio preconfezionato con dati peraltro fuori contesto, avremmo voluto che fosse l’assessore competente a fare luce sui progetti futuri – se questi ci sono – allo studio dell’Ente per uscire dall’impasse. Visto lo schema ricorrente, non possiamo che prendere atto che alla sanità regionale manca una regia”.