Consiglio Regione Liguria: dibattito sui provvedimenti di bilancio (2)

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

In Consiglio regionale, dibattito sui provvedimenti di bilancio.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha presentato la relazione di minoranza del gruppo. Il consigliere ha espresso critiche per l’incremento delle spese legate alla comunicazione e l’immagine e, fra le altre, ha citato la sponsorizzazione delle tre squadre di calcio di massima serie: «Questa è solo propaganda per recuperare voti e non amministrazione». Il consigliere ha, inoltre, elencato nel dettaglio le spese per vertici amministrativi e personale di staff, «figure di comando scelte dal presidente senza controlli», e ha rilevato che queste somme potrebbero essere dirottate, invece, ad altri settori e ha citato l’edilizia scolastica: «La Liguria, invece, – ha detto – è stata trasformata in un sultanato». «A noi interessa un progetto politico che faccia della Liguria una regione green e spinta sulla digitalizzazione e transizione ecologica. Occorre – ha detto – salvare le conquiste sociali, avere una sanità pubblica adeguata, una Regione che garantisca la sicurezza sociale dei più deboli, e una Liguria attrattiva per i giovani». Secondo Sansa «la Liguria è una regione senza passato, senza presente e senza futuro». Il capogruppo ha quindi annunciato una serie di emendamenti e di ordini del giorno. Sansa ha chiesto di prevedere 2 milioni di euro per ridurre o azzerare le rette dei nido per bambini da 24 a 36 mesi: «Centinaia, migliaia di giovani liguri, pur desiderando di avere figli, sono costretti a rinunciare perché non hanno i mezzi per accudirli perché le rette dei nido sono tra le più alte d’Italia». Rispetto alle politiche giovanili Sansa ha preannunciato alcune proposte fra le quali destinare 100 mila euro per sostenere le assicurazioni necessarie agli scambi di studio e la creazione di «un sito o portale internet dove i ragazzi possano mettere in comune le proprie esperienze di studio, lavoro, viaggio» premiando la start up che presenti il miglior progetto. Secondo Sansa è necessario «un censimento delle proprietà, pubbliche e private, perché in Liguria enormi distese di terra sono inutilizzate o abbandonate» con una forma di finanziamento per favorire la nascita di giovani imprese agricole. Sansa ha, inoltre, chiesto di sperimentare, utilizzando anche il patrimonio immobiliare pubblico non utilizzato, di “case di quartiere”: «Sono un esempio di solidarietà e coesione sociale – ha spiegato – dove un infermiere e un assistente sociale possono lavorare con le associazioni di volontariato e con gli abitanti». Il consigliere, infine, ha rilevato l’importanza del co-housing per anziani per superare il ricorso di massa alle case di riposo. «C’è un filo conduttore nelle nostre proposte – ha concluso – e sta in una parola: insieme. Sarebbe un grande risultato se questo bilancio servisse per fare della Liguria un luogo dove si viva davvero insieme».

Discussione generale

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Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha dichiarato che il giudizio del gruppo sulla manovra di bilancio è negativo in quanto «contiene solo strategie di medio periodo e non c’è progettazione, non c’è un piano strutturale, non ci sono piani straordinari e si pensa più a comunicare che a costruire». Il consigliere ha rilevato che la ripresa in Liguria sarebbe più lenta rispetto ad altre parti del Paese, in particolare, rispetto alla macroregione del Nord Ovest: «In tutti i settori la Liguria – ha concluso – cresce meno delle altre regioni». Arboscello ha citato fra i settori in affanno la sanità, lo sport e sullo smaltimento dei rifiuti.

Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha ribadito il giudizio negativo del gruppo alla manovra di bilancio. «La qualità di vita dei liguri – ha detto – è sensibilmente diminuita, i liguri sono meno tutelati nella salute e nelle possibilità di crescita, di sviluppo e nella formazione dei più giovani». Rispetto al contesto pandemico, Ioculano ha auspicato misure maggiori per la ripartenza: «Il bilancio, invece, è un bilancio di ordinaria amministrazione con scelte che hanno traguardi di breve periodo». Il consigliere, in particolare, ha ritenuto troppo basso il finanziamento per le misure dello sport per i giovani.

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha criticato, in particolare, un aspetto: «La riforma della pediatria ospedaliera, prevista nella manovra, è pericolosa». Il consigliere ha aggiunto: «In questo bilancio non c’è sviluppo economico ma solo cemento, non c’è un progetto e un’idea, mancano i servizi consultoriali per i bambini e per la famiglia». Rossetti ha paventato che, a fine legislatura, il servizio di igiene e profilassi sarà totalmente smantellato e ha lamentato l’assenza in aula, durante il suo intervento, del presidente della giunta e assessore alla Sanità Giovanni Toti.

Il presidente della giunta Giovanni Toti ha replicato a Rossetti spiegando che la sua temporanea assenza è legata al fatto che non può sospendere le funzioni di ufficio a lui proprie e ha ricordato che esiste un assessore con delega ai rapporti con il Consiglio regionale in grado di seguire i lavori in aula.

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha lamentato che buona parte degli ordini del giorno, approvati in aula nel corso dell’anno, «non si sono mai poi tradotti in effettivi impegni di spesa. Sono convinto che non ci sarà un euro in più – ha detto – per aiutare i piccoli Comuni per sostenerli nell’attuazione del Pnrr e poter usufruire di quelle risorse». Secondo il consigliere, il bilancio non coglierebbe, dunque, le opportunità del Pnrr e «rimane un bilancio ordinario. Ono convinto che non ci saranno risorse regionali– ha aggiunto – nemmeno per tutelare il territorio e contrastare il dissesto idrogeologico».

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato: «La fragile struttura economica e sociale si misura nell’azione politica che l’amministrazione regionale è riuscita da attuare». Secondo Pastorino «il sistema sanitario ligure è peggiorato perché la giunta ha rinunciato a costruire un sistema pubblico efficiente, al di là dell’emergenza Covid». Secondo il consigliere, inoltre, l’amministrazione rischia di non cogliere le opportunità finanziarie offerte dal Pnrr e ha trascurato le possibilità di creare comunità energetiche green, come invece, è avvenuto in altre parti d’Europa. Pastorino ha annunciato la presentazione di due emendamenti per prevedere interventi per aumentare la sicurezza del lavoro e di un ordine del giorno relativo al servizio medico scolastico.

Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha dichiarato: «E’ un bilancio di normale amministrazione, nonostante il periodo che stiamo vivendo, e penso a Pnrr e pandemia, è un momento davvero straordinario». Secondo il consigliere, dunque, la manovra rappresenta «un’occasione persa» e ha lamentato, in particolare, che nel bilancio non ci sono finanziamenti adeguati per la tutela della biodiversità e l’assenza di un piano strategico per la decarbonizzazione. Ugolini, infine, ha rilevato la necessità di adeguate politiche ambientali a difesa del territorio ligure.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha rilevato che «la giunta deve affrontare sfide che richiedono qualità e continuità degli investimenti» e ha annunciato la presentazione di una serie di emendamenti che intendono arricchire l’azione amministrativa. «A parte gli sgravi fiscali – ha aggiunto – per 5 milioni di euro sull’addizionale Irpef, non ci sono misure straordinarie per affrontare la crisi sociale in corso». Rispetto alla formazione dei giovani, secondo Garibaldi «l’analisi non è coerente con la situazione attuale» e ha concluso: «In questa impostazione di manovra mancano idee».

Claudio Muzio (FI) ha replicato agli interventi dei consiglieri di minoranza ricordando le cifre del bilancio, «che è di oltre 7 miliardi di euro di cui solo una parte è nelle disponibilità – ha detto – della Regione». Muzio ha sottolineato che ci sono molti investimenti legati al Fondo strategico e, fra gli altri settori, ha citato gli interventi per l’edilizia scolastica, la diga foranea del porto di Genova,, per l’ambiente e le infrastrutture: «Sono cifre importanti che sottendono obbiettivi precisi, quindi non è vero che questo bilancio non traguarda il futuro o non risponde alla realtà». Il consigliere, inoltre, ha ricordato la scelta politica assunta dalla giunta per rinnovare il parco auto e per ridurre l’inquinamento. Muzio, infine, ha ribadito che esiste una progettazione accurata sugli investimenti e per affrontare l’emergenza sanitaria e sociale provocate dalla pandemia. «C’è una rivoluzione in campo – ha detto – e va riconosciuta» e ha annunciato voto favorevole ai provvedimenti di bilancio.

Replica del presidente della giunta Giovanni Toti

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha replicato agli interventi dei consiglieri di minoranza: «Non c’è stato su questo bilancio mancanza di ascolto e di confronto nella competente commissione consiliare – ha esordito – e questo non è un bilancio di ordinaria amministrazione, ma semmai di estrema importanza». Toti ha poi ribattuto, in particolare, a Sansa circa la discrezionalità di eventuali nomine e ha aggiunto: «Non credo che questo sia un bilancio ordinario e credo che lo iato che divide la rappresentazione delle opposizioni dalla realtà sia un grave errore di valutazione e di inizio del confronto perché i dati della Liguria – ha sottolineato citando quelli della Banca d’Italia – sono in linea con quelli del resto del Paese». Secondo il presidente, dunque, l’’immagine di una Liguria immobile «non sta nella realtà, perché viaggiando da Spezia a Ventimiglia si vedono più cantieri di quelli che abbiamo conosciuto negli ultimi vent’anni». Toti ha ricordato, inoltre, una serie di investimenti fra i quali quelli per la difesa delle coste e contro il dissesto idrogeologico. «Penso che, come la maggioranza talvolta deve saper riconoscere le cose che non vanno, così anche le opposizioni, che da 6 anni disegnano una Liguria immobile – ha aggiunto – non facciano bene al dibattito». Il presidente ha ribattuto che solo lo 0,09% del bilancio va alla comunicazione del territorio mentre in Trentino la percentuale sale al 3% sulle stesse voci di bilancio e che anche Emilia e Puglia hanno percentuali più alte. «Ci sono altre osservazioni su cui ci possiamo confrontare, ma sulla sanità pregherei la minoranza – ha ripreso – di darvi un metro su cui confrontarci perché il nostro sistema complessivo è il quinto in Italia per i livelli di assistenza ed è questo il punto da cui partire. Non possiamo, dunque, considerare la nostra Regione lo sfascio dell’Italia, perché non sarebbe giusto». In particolare il presidente ha rilevato che la Liguria ha il minor apporto di privato nella sanità rispetto a Regioni come Toscana ed Emilia e ha ricordato gli interventi attuati per ridurre le liste di attesa e le misure messe in campo per misurare l’efficienza del sistema. Rispetto agli emendamenti preannunciati da alcuni consiglieri regionali durante la discussione generale, il presidente ha assicurato: «Li esamineremo senza preclusione, ma tenendo presente le competenze regionali e quelle nazionali. Ribadisco – ha concluso – il percorso di ascolto e, la ove sia possibile, di miglioramento della legge».