A Palazzo Oddo inaugura la mostra “Africa, spazi sacri e profani”

Ad Albenga giovedì 12 agosto nella “Corte Fiori” di Palazzo Oddo alle 17:30 ci sarà il vernissage della mostra “Africa, spazi sacri e profani”, che sarà ospitata a Magiche Trasparenze sino al 5 Settembre. La presentazione sarà a cura di Alessandro De Blasi e Francesca Bogliolo, con introduzione di Roberto Pirino, presidente della Fondazione Oddi,

Si tratta di opere in legno e terracotta, provenienti da quello che al tempo dei ritrovamenti (anni ‘50) veniva chiamato il Continente Nero, lussureggiante e misterioso – un “Mondo Lontanissimo” come avrebbe detto F. Battiato – sul quale tanto ancora si fantasticava, dal regno della Regina di Saba alle miniere di re Salomone.

«Il mondo moderno e la tecnologia hanno spezzato alcune barriere e avvicinato i continenti; i cittadini (sopratutto i millennial e la cd “generazione Erasmus”, le nuove generazioni insomma) si sentono sempre più “cittadini del Mondo” e non si lasciano tentare dal richiamo dell’esotico, però alcune opere, sopratutto quelle che presentano i caratteri originali del “Sacro”, continuano ad esercitare un fascino tutto loro, ben lontano dalle dozzinali riedizioni per turisti. Sono oggetti intrisi di tradizione, realmente utilizzati nel corso di cerimonie funebri, per richiamare la pioggia o per nascondere le estasi di coloro chiamati dagli Dei, o anche – curiosissimo – un gioco, la cui posta in palio era normalmente costituita da sementi, conchiglie o pietruzze particolari, testimonianze di modi e valori da noi davvero lontani.»

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Entusiasti promotori dell’iniziativa sono il dott. Roberto Pirino, presidente della Fondazione Oddi, e il noto collezionista Sandro Nadalini Ristori, che ha prestato le opere. Insieme stanno rimettendo in moto la macchina delle Mostre a Palazzo Odd, dopo il forzato stop indotto dalla pandemia. “Qualcuno potrebbe dire che abbiamo sfidato l’ira degli Dei per aver intitolato la rassegna ‘contaminazioni’, in un periodo dove non si sente parlare d’altro, ed in ben diverso ambito purtroppo, ma il tentativo è quello di guardare ad un futuro che possa lasciarsi alle spalle questa brutta storia, nel quale la gente ricominci ad aprirsi, a confrontarsi, ad abbracciarsi: a vivere, insomma. Questo è il significato che abbiamo voluto dare al titolo.”

Aggiunge Sandro Ristori: “l’ Arte proviene dal passato, vive nel presente e si proietta nel futuro, costituisce un ponte tra ciò che è stato e ciò che ancora non è. Spesso anticipa i tempi, alle volte ne celebra i fasti ed alle volte li mette a nudo, sempre impietosa testimone. Leggibile da chi ne ha le chiavi, al riparo – giustamente – da tutte le inquisizioni. E la cornice di Magiche Trasparenze opera il miracolo: quello di mettere insieme mondi che giammai si sarebbero incontrati”.