“Cendrillon”: Cenerentola secondo l’arguto femminismo di Pauline Viardot

La seconda proposta operistica di ‘Contaminazioni Liriche 20.21’ - il Festival dell'Opera Giocosa di Savona - vedrà venerdì 9 e sabato 10 luglio sul Priamar una rilettura geniale e al femminile della favola dei fratelli Grimm.

È un appuntamento senza tempo quello che propone l’Opera Giocosa di Savona per venerdì 9 (anteprima ”Nonni e nipoti”) e sabato 10 luglio (ore 21.30) sul Priamar nell’ambito della seconda edizione del Festival ‘Contaminazioni Liriche 20.21’. Ad aprire il sipario sul palcoscenico in Fortezza sarà ‘Cendrillon‘ di Pauline Viardot (1821-1910), un’Opéra-comique che è un’acuta rilettura della celeberrima fiaba. La rappresentazione è una coproduzione a cui l’unico ente lirico di tradizione della Liguria ha dato vita insieme al Teatro Coccia di Novara.

L’ennesima novità di una rassegna che mai come quest’anno è nel segno della donna e della sperimentazione. Tutto sa di freschezza. A partire dalla nuova orchestrazione a cura della giovane compositrice Paola Magnanini – che dall’originale scritto dalla Viardot per pianoforte ha ricreato una coinvolgente e sapiente freschezza timbrica insieme alla traduzione in italiano e versione ritmica di Vincenzo De Vivo – passando pure per il debutto a Savona del giovane direttore d’orchestra Riccardo Bisatti che, insieme ai cantanti e alla compositrice fanno parte dell’Accademia del Teatro di tradizione Coccia di Novara con cui l’Opera Giocosa collabora, alla messa in scena della giovane regista Teresa Gargano e alla Giovane Ensemble Guido Cantelli, lo spettacolo è di immediata resa soprattutto dal punto di vista femminile dell’opera. Un tutt’uno reso ancora più affascinante grazie all’impianto scenico a cura di Danilo Coppola che sta firmando nuove produzioni nei teatri di Cagliari, Piacenza e Trapani. Oltre che di novità la rappresentazione è frutto anche di progettualità. La produzione è stata infatti registrata la primavera scorsa e mandata in onda sui canali social dell’Opera Giocosa, appositamente per le scuole, attraverso un percorso didattico curato da Emanuela Abbadessa che ha riscosso un grande interesse tra i giovani e i giovanissimi.

«Pauline Viardot è una figura straordinaria che abbiamo voluto omaggiare al meglio – racconta Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico dell’Opera Giocosa di Savona – Figlia del tenore Manuela García e del soprano Joaquina Sitches, nonché sorella del grande soprano Maria Malibran, Pauline Viardot crebbe in un ambiente fortemente musicale. Grazie ai viaggi dei genitori e ai loro ingaggi, partecipò degli allestimenti sia dietro le quinte che sulla scena (per esempio in un Don Giovanni rappresentato a New York alla presenza dello stesso librettista Lorenzo Da Ponte). Colta e versatile, pianista (fu anche allieva di Franz Liszt e suonò in duo con Chopin) e cantante, debuttò nel ruolo di Desdemona in Otello di Rossini. Come compositrice si dedicò a pezzi corali e da camera e, tra le sue opere, l’ultima, Cendrillon, è quella che gode di maggior fortuna. Per quanto di breve durata (poco più di un’ora), è divisa in tre atti e andò in scena per la prima volta in forma privata il 23 aprile del 1904 quando la sua autrice aveva 83 anni. La scrittura per le sette voci che animano la vicenda è un fresco omaggio al mondo del belcanto italiano».

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Opera di straordinaria piacevolezza e caratterizzata da un tono di ironica giocosità, ‘Cendrillon’ non lesina comunque le emozioni, per esempio nel duetto d’amore del secondo atto. Strutturata come un susseguirsi di numeri solistici, l’opera stupisce per la sapienza nella scrittura dei due concertati. Da sottolineare il ruolo virtuosistico affidato alla Fata Madrina (Federica Vinci) all’interno di una trama che propone il sempiterno tema del riscatto sociale. Marie, detta Cendrillon (interpretata da Eriko Hashimoto), è la serva di suo padre, il barone di Pictordu (Pasquale Greco), un fruttivendolo arricchito, e delle sue due altre figlie. Sta sognando un matrimonio tra un principe e una principessa quando alla porta bussa proprio il Prince Charmant Premier (Francesco Scalas) travestito da mendicante per trovare una fanciulla che lo ami per ciò che è e non per il suo denaro. Marie gli offre le poche monete che ha prima che le sorellastre Armelinde (Simona Ruisi) e Maguelonne (Ramezani Meiami Rakhsha) lo scaccino. Riprende a cantare ma viene di nuovo interrotta da un altro colpo alla porta: è ancora il Principe, questa volta travestito da valletto (Barigoule, DarioSebastiano Pometti) che porta un invito al ballo.

Le sorelle accettano e vanno a prepararsi mentre Marie rimane colpita dal giovane. Pictordu arriva in accappatoio e quando Marie tenta di salutarlo come “papà” lui la respinge. La preparazione per il ballo è complessa e Maguelonne prende in giro Marie che non potrà partecipare. Rimasta sola, Marie viene visitata dalla Fata Madrina che esce dal camino e per mandare Marie al ballo trasformando una zucca in carrozza, i topi in cavalli, due lucertole in lacchè e un ratto in cocchiere. Le dà anche delle pantofole e un velo magico che durante il viaggio in carrozza trasformerà i suoi stracci in un bellissimo abito. Le impone però di essere di ritorno entro la mezzanotte prima che l’incantesimo abbia termine. Quando Marie e il Principe, al ballo, si dichiareranno il proprio amore sarà proprio la pantofola lasciata nella fuga di mezzanotte da Cendrillon a permettere all’amato di ritrovarla prima dell’immancabile lieto fine.

Per acquistare i biglietti di ‘Contaminazioni Liriche 20.21’ la biglietteria dell’Opera Giocosa è aperta dal lunedì al sabato con orario 10-12 e 17-19 al teatro Chiabrera. I biglietti potranno essere acquistati anche sulla Fortezza del Priamar un’ora prima di ogni rappresentazione. Per info telefonare allo 019 801155 oppure 366.6726682 o visitare il sito www.operagiocosa.it