Savona, lutto: è mancata Maria Bolla

lutto candela

A Savona il collettivo del gruppo “Quelli della Rebagliati – Il Rosso non è il nero” «rivolge un reverente pensiero alla memoria della compagna Maria Bolla la cui scomparsa. avvenuta in queste ore, priva di una figura di grande rilievo l’intero movimento democratico Savonese, l’antifascismo, la Sinistra. Non sarà possibile racchiudere in queste poche righe il senso di un’esistenza come quella di Maria dedicata interamente al pensiero del benessere della collettività, all’impegno delle lotte sociali, alla cultura della memoria intesa come fattore unificante del nostro vivere civile e della nostra memoria comune.»

«Maria Bolla era stata militante e dirigente del Partito Comunista Italiano, provenendo da una famiglia comunista, fieramente antifascista che aveva subito la persecuzione del regime. Tra le fondatrici della Federazione Giovanile nell’immediato dopoguerra aveva sempre accompagnato la tensione politica con l’attenzione ai bisogni dei ceti più umili partecipando con grande intensità alla vita culturale, sociale e politica: prima donna presidente della Società Mutuo Soccorso “Generale”, nella segreteria dell’UDI assunse anche ruoli di protagonista nella costruzione di quel capolavoro di vera e propria natura morale che fu nella nostra Città lo sviluppo del movimento dei quartieri, fino alla grande prova della vigilanza contro il tentativo operato dal terrorismo fascista nel drammatico inverno 1974-75.»

«Presidente “Storica” dell’ANED, l’associazione dei deportati politici, attiva nell’ANPI e nell’Istituto Storico della Resistenza. Maria è stata sempre presente in tutti gli sviluppi della sinistra: ancora pochi giorni fa aveva sottoscritto il documento “Savona 2021: visione e progetto” attraverso il quale il nostro gruppo sta cercando di essere presente nelle attuali dinamiche politiche locali. In precedenza aveva partecipato alle nostre iniziative di riflessione e di studio: ed è questo per noi un motivo in più tra i tanti per ricordarne la figura, essere partecipi al dolore della famiglia, e proporci di tramandarne il ricordo quale esempio del concepire l’impegno in una vita condotta per favorire il riscatto delle classi subalterne, il movimento dei lavoratori, la visione comune di un diverso avvenire.»

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