“Ripareremo le reni agli ingauni”: va in pensione il dott. Mancuso, responsabile nefrologia ASL 2

Giancarlo Mancuso

“Ripareremo le reni agli ingauni”. Potremmo ironicamente riassumere così l’impegno assunto dagli anni novanta dal dott. GianCarlo Mancuso, parafrasando l’antico slogan guerrafondaio, molto a contrariis conoscendo l’impegno pacifista e la propensione ideologica del citato responsabile dei reparti di nefrologia degli ospedali della ASL 2, collocato in quiescenza in questi giorni. Ma facciamo un (luuuuuuungo) salto indietro.

Dopo l’infanzia e la giovinezza trascorsa nella natia Aversa, termina gli studi classici e quindi compie a Napoli presso l’Università Federico II gli studi cerusici, conseguendo la massima votazione, con lode medaglia e pubblicazione, successivamente ottenendo le specializzazioni in medicina interna e nefrologia.

Ad una festa per il primo maggio conosce Angela, di nome e di fatto, bellissima diciottenne futura insegnante. Coppia esemplare, accomunata da Amore, Fede, passione sociale. Sei anni dopo si sposano e decidono insieme di trasferirsi in Liguria, ove nascono Martina e Riccardo.

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Le sue iniziali esperienze lavorative svariarono nell’ Alessandrino e Valle Bormida come Medico Internista, dell’UTIC, Medico di Pronto Soccorso, Medico del Lavoro, poi, in una Albenga che lo accettò ma non accolse subito, ritrovò quell’aria di mare di cui aveva grande nostalgia: nel 1989 il primo incarico come Nefrologo presso il Servizio di Nefrologia e Dialisi di Albenga di cui diverrà Responsabile nel 2005.

Qui l’uomo prima che il medico riuscì a entrare nel cuore dei “suoi” assistiti, ne curava non la malattia bensì il malato, il soggetto che aveva in reparto, che attendeva per la terapia, cui dava il suo numero di cellulare, quello suo privato, per essere sempre a disposizione. Non erano pazienti paganti di studio privato, erano degenti di ospedale pubblico coloro che avevano nel dott. Mancuso un sicuro riferimento. E, quando capitava, la loro partenza era sempre un dolore.

Impegnato sindacalmente e politicamente in una sinistra che non è apparenza, spesso moda, compiacimento, la sua è una testimonianza di sinistra sociale, solidale, aperta, condivisa, ugualitaria come essere vivente, aperta e non preconcetta talchè recentemente ha richiesto di affiliarsi ad una Associazione Internazionale di Volontariato verso cui nutriva iniziale diffidenza ideologica, il Lions Clubs International: verificato poi, grazie alla appartenenza dei figlioli alla formazione giovanile, che l’organizzazione si basa sul fare concretamente e sull’impegno, con attività tempo e denaro, ha deciso di aderire, trovando sinceri estimatori.

Di una educazione comportamentale e civica che solo i Grandi Signori Campani detengono, è facile litigare con lui solo se si insiste a pagare il conto del ristorante o si parcheggia malamente. A suo dire provetto pescasportivo subacqueo, si dice che chieda il permesso ad un dentice prima di lanciargli contro la fiocina….

Il 30 giugno Gian Carlo Mancuso conclude la Sua Carriera come Direttore f.f. U.O. di Nefrologia e Dialisi ASL2 Savonese (Albenga, Savona, Cairo). Quarant’ anni di servizio vissuti con passione e competenza: sotto la sua supervisione nasce ad Albenga l’Ambulatorio post-trapianto di rene, crea un percorso assistenziale, diagnostico e terapeutico ultra-specialistico ed interdisciplinare per l’accesso vascolare nel paziente nefropatico con la costante e solida collaborazione dei Direttori della Radiologia Interventistica e della Chirurgia Vascolare dell’Asl2.

La sua determinazione e professionalità gli hanno permesso di non fermarsi nemmeno durante la malefica Pandemia. Nella tutela dei suoi pazienti e con l’avvallo della Direzione Sanitaria, ha apportato sin dalla prima ondata modifiche sostanziali dei percorsi, delle procedure e predisposto alcune opere murarie creando così un’area dedicata ai pazienti covid con necessità di emodialisi. Tali cambiamenti attuati sia presso la Dialisi di Albenga sia di Savona hanno reso possibile mantenere percorsi del tutto separati tra pazienti positivi e covid-free, abbattendo al minimo il rischio di contagio intraospedaliero.

Non ultima l’impresa della campagna vaccinale anticovid 19 per i suoi pazienti ambulatoriali utravulnerabili; effettuata in reparto, senza nessuna interruzione delle attività ordinarie, con l’aiuto di una squadra di lavoro impeccabile (personale Medico, Infermieristisco della Nefrologia e dell’Istituto di Igiene dell’ Asl2 ).

Trascorse la accumulate ferie, dovrà trovare ove esercitare umanità, dedizione, impegno, prima che la serenità familiare o la fauna ittica si ribellino, esauste.