Piano sviluppo rurale, Mai : “investimenti e giovani agricoltori, in arrivo fondi per le domande già presentate”

“È importante impegnarli al meglio per dare le necessarie risposte al territorio e alle tante imprese che hanno nutrito aspettative dopo la presentazione dei loro progetti sui circa 50 bandi del Psr che sono stati aperti dal 2015 ad oggi"

Stefano Mai in Consiglio Regione Liguria

“Ho avuto rassicurazioni dal vicepresidente e assessore regionale Alessandro Piana circa l’utilizzo dei fondi, residui e nuovi, del Piano di sviluppo rurale. Il Psr 2014-2020 di Regione Liguria ha infatti esaurito le proprie risorse in quanto nei 5 anni precedenti sono stati messi a bando i 313 milioni di euro assegnati alla Liguria, ma sicuramente potrà avere a disposizione ulteriori fondi derivanti da rinunce, economie, ribassi d’asta, revoche” riferisce capogruppo regionale della Lega Stefano Mai.

“È importante impegnarli al meglio per dare le necessarie risposte al territorio e alle tante imprese che hanno nutrito aspettative dopo la presentazione dei loro progetti sui circa 50 bandi del Psr che sono stati aperti dal 2015 ad oggi. In particolare, considerato l’enorme successo di alcune misure, come ad esempio il premio giovani, la misura investimenti, gli agriturismi, le infrastrutture (stradali o idriche), sono molte le domande che non hanno trovato finanziamento per la limitatezza dei fondi e che a breve, invece, riceveranno risposte concrete”.

“Uno dei casi più complessi era quello relativo alle domande presentate dai giovani agricoltori, abbinando quella per il primo insediamento a quella per gli investimenti. Ho anche chiesto di valutare l’utilizzo di parte delle ulteriori risorse che verranno destinate alla Regione Liguria per il periodo di transizione (2021/2022) per finanziare una parte delle domande che non hanno trovato la necessaria copertura. Sono molto soddisfatto –conclude il consigliere Mai – che il vicepresidente Piana abbia condiviso la necessità di dare risposte concrete alle aziende che vogliono investire, ancor più in un momento complicato come questo, secondo quanto previsto dall’accordo con i rappresentanti delle categorie agricole sfociato poi nella delibera di giunta n. 222 del 21 maggio 2020”.

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