Coronavirus, presidente Toti: “governo lasci a regioni facoltà di emettere ordinanze proprie”

Giovanni Toti mentre firma un documento in Regione Liguria

Genova / Savona| Con l’avvicinarsi del nuovo Dpcm è iniziata la querelle tra Regioni e Governo sui livelli di discrezionalità territoriale che saranno consentiti. “Stasera i governatori sono chiamati in videoconferenza con i Ministri Boccia e Speranza per parlare del nuovo DPCM con le misure per contenere la diffusione del Covid -19. Ritengo opportuno che alle regioni sia lasciata  la facoltà di emettere ordinanze proprie” ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel punto stampa di aggiornamento sulla situazione del coronavirus in Liguria, in vista della video conferenza con il governo. “Vedremo quali saranno le misure, ma è importante non dare limitazioni al potere delle regioni. Ci siamo già dichiarati contrari a ogni ipotesi di limitazione di orari per bar e esercizi commerciali o chiusura degli stessi”.

“Su Spezia – ha poi detto Toti – abbiamo adottato misure specifiche di limitazione degli orari e riteniamo, pertanto, che si debba procedere in tal senso, e non con misure generalizzate all’intero Paese, perché non ce lo possiamo permettere”. Toti ha inoltre annunciato che in vista della nuovo ordinanza, domani alle 14 in Prefettura, il prefetto illustrerà alle Istituzioni locali il piano dei controlli e a questo proposito ci auguriamo che vengano date alle Prefetture opportune risorse umane, perché non serve inasprire le azioni ma far rispettare le misure di contenimento”.

In Liguria i nuovi positivi sono 106 in tutta la regione, risultati da 1.594 tamponi effettuati. Oggi alla Commenda, nel centro storico genovese, dove è stata collocata una unità mobile per effettuare i tamponi rapidi, si sono presentate oltre 400 persone. Numeri che domani risulteranno nel bollettino. Nel frattempo si conferma il prosciugamento del cluster spezzino e un lieve aumento della pressione su Genova con 12 ospedalizzati in più,  con numeri attualmente comunque sotto controllo.

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TAMPONI RAPIDI. L’avvio della loro sperimentazione è legata agli screening connessi al cluster del centro storico e alla Spezia, per essere utilizzati soprattutto nelle scuole per aumentare i volumi dei tamponi per il pre-screening delle persone non negative (ovvero positivi a tamponi antigienici e che in caso di non negatività devono poi essere sottoposti al tampone molecolare) , ai fini di un uso più mirato del tampone stesso.

Il presidente ha comunicato che giovedì verrà aperto, in provincia di Savona, il nuovo centro di bassa intensità di cura, che consentirà di dimettere dagli ospedali del territorio circa il 30% dei pazienti che stanno meglio ma che, per condizioni familiari, non possono rientrare in casa. A questo centro si va ad aggiungere l’ex ospedale Militare della Spezia, già riaperto e la struttura di viale Cembrano a Genova.

GASLINI. Ammontano a 68 i tamponi effettuati oggi su pazienti scolastici e in attesa di referto e 117 le telefonate ricevute dal call center. Otto le persone ricoverate di cui 4 bambini.