Albenga, San Filippo Neri: Alessandro Chirivì lascia la presidenza a Massimo Aicardi. 

Albenga | L’assemblea dei soci di ieri sera ha provveduto al rinnovo periodico delle cariche sociali della San Filippo Neri che dopo 8 anni di presidenza di Alessandro Chirivì vede un avvicendamento al suo vertice con l’elezione di Massimo Aicardi.

L’avvocato Chirivì fa il bilancio positivo dei suoi anni di presidenza. “Nuovi ed importanti incarichi professionali e politici a livello regionale, alcuni già formalmente ricevuti, altri che saranno ufficializzati nelle prossime settimane, mi impediscono, per il futuro, di dedicare alla San Filippo Neri tutto il (moltissimo) tempo necessario per il gravoso compito di guidare ancora la società in questo difficile momento, complicato dal Covid e da tutte le procedure necessarie a garanzia della salute collettiva” commenta Chirivì “e, mio malgrado, non ho più dato la disponibilità ad assumere in prima persona ulteriori responsabilità in società; la scelta del nuovo presidente, in carica da oggi, è ricaduta all’unanimità su Massimo Aicardi, membro del direttivo da oltre un decennio, personaggio storico della società e già mio vicepresidente, una scelta di continuità. Dopo 8 anni è giusto che ci sia un avvicendamento ed è bene, in generale e non solo nello sport, che le cosiddette poltrone non vengano occupate troppo a lungo e sempre dalle stesse persone. Resterò sempre a disposizione della San Filippo Neri, comunque, per consigli legali, sportivi, amministrativi ed organizzativi.”.

Continua Chirivì “il bilancio dei miei mandati è largamente positivo; 8 anni fa fui contattato da alcuni amici, all’epoca membri del direttivo della San Filippo Neri, che mi chiesero di assumere la guida della società, affidandomi l’incarico di risanare una grave situazione economica e di ricostruire un settore giovanile che aveva negli ultimi anni perso tutte le squadre a 11 e a 9, aveva circa una ottantina di tesserati e si trovava nelle ultime posizioni della Terza categoria.”.

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Alessandro Chirivì

“Dopo 8 anni sono soddisfatto di essere riuscito, con l’aiuto di tutte le persone che sono transitate dalla società e di quelle che ci sono ancora adesso, a risanare la situazione economica, lasciando in oggi la società con un piccolo attivo sul conto, residuato dalla stagione precedente, a ricostruire tutto l’intero settore giovanile, completo in tutte le categorie e con tutte le squadre a 11, che erano in precedenza sparite migrando verso altre società, orgoglioso di aver riformato dopo circa 10 anni di assenza la categoria Juniores, nonostante le opinioni contrarie in seno alla società, di aver portato il numero complessivo dei tesserati ad oltre 250 e di aver visto salire la prima squadra di due categorie. Il settore giovanile ha avuto una crescita costante del livello e della preparazione di squadre e allenatori, molti patentati e di grandi qualità, umane e calcistiche, convinti negli anni ad entrare in società, il tutto nel più puro spirito dilettantistico, senza retribuire nessuno e cercando di far sentire tutti coinvolti a pieno titolo nel progetto di crescita messo in piedi, senza escludere nessuno e cercando di favorire nuovi ingressi.”.

“Di particolare importanza, poi, sono stati l’affiliazione alla Sampdoria con l’ingresso nel progetto Samp Next Generation, l’istituzione dei ritiri estivi ad Alto per le squadre a 9 e a 11, che hanno permesso di cementare i gruppi e stringere rapporti importanti tra i ragazzi e gli allenatori, la vittoria del Campionato Provinciale Giovanissimi con la leva 2003, vittoria di un campionato giovanile che mancava da decenni, frutto di un grande lavoro di equipe, ed infine aver portato la prima squadra dai bassifondi della Terza Categoria alla Prima Categoria. E sono certo che il mio successore potrà fare ancora meglio.”.

 “Ringrazio personalmente tutti coloro che hanno contribuito a realizzare gli obiettivi raggiunti, e tutti coloro che hanno percorso un pezzo di strada con noi, lungo o breve, dagli allenatori, ai dirigenti, agli atleti, ai genitori dei più piccoli, a coloro che per anni si sono occupati della manutenzione dei campi da gioco, delle pulizie, ai volontari della sagra, al personale di cucina, a quello dei giochi, ai musicisti che hanno allietato le nostre feste e a tutte le persone che, a vario titolo e in vario modo, hanno collaborato con noi e -last but not least- al Parroco, da ciascuno di loro ho imparato qualcosa, sul calcio, sul mondo delle associazioni e sulla natura umana, e di questa lunga esperienza farò tesoro per il futuro; con molti sono nate amicizie basate sulla stima reciproca e collaborazioni, calcistiche e non, che proseguiranno. L’unico rammarico ad oggi è di non poter vedere i bambini e i ragazzi della San Filippo allenarsi al pomeriggio sul nuovo manto in sintetico dello stadio comunale, come sarebbe giusto, ma ciò non è dipeso dalla nostra volontà; ringrazio anche i leoni da tastiera e gli odiatori seriali che ogni tanto hanno provato, per il loro tornaconto e con i loro vuoti bla bla bla, a sminuire, senza riuscirci, e se ne facciano una ragione, le persone impegnate, il grande lavoro fatto, i risultati ottenuti e gli obiettivi realizzati.”.

“Da ex calciatore, figlio di calciatore e dirigente di varie società, sono fermamente convinto dell’altissimo valore sociale e morale dello sport dilettantistico, che deve sempre essere orientato alla formazione di nuove generazioni di onesti cittadini, attraverso l’educazione al rispetto delle regole, al rispetto dell’avversario e al rispetto di se stessi, oltre che di volano per lo sviluppo economico e turistico locale, purtroppo non ancora appieno sfruttato. Questo, di sicuro, non è un addio al mondo del calcio ma un arrivederci. E chissà che a breve, non appena mi sarò riorganizzato con i nuovi incarichi, non mi venga voglia di accettare nuove proposte, già ricevute, per nuove sfide sportive.”.