Regione Liguria, Pd: “coronavirus, basta balletti sui premi ai sanitari; Toti avvii una concertazione seria con i sindacati”

“Prima di dare i numeri sui social network, Toti e Viale riportino la discussione al tavolo con i sindacati e negozino in quella sede quante risorse stanziare e come assegnarle; sarebbe bene seguire l'esempio di chi ha ottenuto ottimi risultati, come la Toscana”

Gsat a Genova

Genova | “Prima di dare i numeri sui social network, Toti e Viale riportino la discussione al tavolo con i sindacati e negozino in quella sede quante risorse stanziare e come assegnarle”, “basta balletti sui premi ai sanitari” chiedono i consiglieri del Gruppo Pd in Regione Liguria.

“La Giunta regionale – spiegano i consiglieri del Pd – è riuscita a fornire tre versioni diverse in tre giorni sul riconoscimento economico previsto per gli operatori sanitari, che in questi due mesi hanno dovuto affrontare l’emergenza Covid-19. Prima Toti ha annunciato mille euro per tutti dicendo però di voler stanziare appena 2 milioni di euro più i 6 milioni messi a disposizione dal Governo (i lavoratori della sanità, nel solo settore pubblico, sono 23 mila ed evidentemente i conti non tornano). Poi il presidente della Giunta ha rilanciato con 6 milioni di risorse regionali e adesso pare che ce ne voglia mettere 7. Ma solo per “chi se lo merita”, come ha detto in modo irrispettoso lo stesso Toti poche ore fa. Perché presidente, ci sono lavoratori della sanità che non se lo meritano? Certamente c’è chi ha corso più rischi di altri, ma tutto il comparto non si è risparmiato in questi due mesi”.

“Prima di dare i numeri sui social network, Toti e Viale riportino la discussione al tavolo con i sindacati e negozino in quella sede quante risorse stanziare e come assegnarle. Visto che anche questa volta non siamo stati i primi, sarebbe bene seguire l’esempio di chi ha ottenuto ottimi risultati. La Toscana ha raggiunto un accordo sindacale, che garantisce un riconoscimento economico agli operatori sanitari, suddiviso in tre fasce differenti, a seconda del rischio e dell’esposizione al virus. Oltre a quelli del settore pubblico sono state coinvolte anche altre tipologie di lavoratori: gli interinali e i convenzionati, quelli degli appalti interni, quelli dei settori sanitari e sociosanitari privati, i dottorati di ricerca e gli specializzandi. Per fare ciò la Toscana ha messo in campo risorse nazionali, regionali e donazioni. Crediamo che sia questa la strada giusta da seguire “ concludono i consiglieri del Gruppo Pd in Regione Liguria.

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