Genova | La giunta regionale, su proposta dell’assessorato allo Sviluppo economico, ha approvato un nuovo bando dedicato alla digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese, in conseguenza dell’emergenza Covid-19. “Visto il momento di lockdown mondiale che ha incentivato la pratica dello smart-working, abbiamo stanziato 3,5 milioni per consentire alle microimprese e ai professionisti liguri di implementare il proprio parco tecnologico con contributi a fondo perduto a copertura del 60% dell’investimento. Con questo nuovo strumento, gemello di quello già attivo l’entroterra da 3 milioni euro, sosterremo l’acquisto di software, hardware o servizi specialistici che consentano il miglioramento dell’efficienza dell’impresa e la continuità dell’attività aziendale mediante le modalità di lavoro agile” spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
Le domande di ammissione al bando, che rientra nell’azione 3.1.1 del Por Fesr Liguria 2014-2020, devono essere redatte esclusivamente accedendo al sistema “Bandi on line” di Filse dal 5 all’8 maggio 2020. “Crediamo che sostenere così in questo momento il nostro tessuto imprenditoriale, già pesantemente impattato da una crisi che è innanzitutto di liquidità – aggiunge Benveduti – voglia dire sia proteggere il più possibile i lavoratori, ma anche gettare le basi per poi ripartire”.
Sono ammissibili le spese riferite a iniziative avviate a partire dal 23 febbraio 2020, purché non concluse alla data di presentazione della domanda. L’investimento ammissibile agevolabile non può essere inferiore a mille euro, né superiore a 5 mila euro. La procedura informatica sarà disponibile sul sito di Filse nella modalità offline dal prossimo 24 aprile.
Come per il bando della digitalizzazione delle micro imprese dell’entroterra, anche questa nuova misura consentirà ai beneficiari di utilizzare voucher formativi messi a disposizione dal Fondo Sociale Europeo (Fse) di Regione Liguria. “Continuiamo nell’uso congiunto e virtuoso dei fondi strutturali, agganciando Fse e Fesr – comunica l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo -. Come per il bando dell’entroterra, anche questo avrà una dotazione (in partenza di 600 mila euro) per la formazione del personale delle aziende che si doteranno degli strumenti di smart working: le aziende che otterranno il finanziamento Fesr, se lo richiederanno, potranno ottenere il finanziamento Fse per formare i propri dipendenti e accrescere le loro competenze digitali per un migliore utilizzo degli strumenti tecnologici di cui si sono dotate”.
“I voucher – conclude Cavo – potranno essere spesi sul libero mercato, ovviamente anche nella formazione a distanza, visto che dobbiamo ancora mettere in conto possibili misure restrittive. Sarà un utilizzo dei voucher molto flessibile. È importante che anche questa misura, maturata in un momento di emergenza, venga intesa come una misura di crescita e sviluppo: il patrimonio tecnologico e di conoscenza rimarrà settore produttivo anche finita la fase dell’emergenza”.