Genova | Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è intervenuto dal palco dell’assemblea di Confindustria Genova, nella sede di Esaote a Genova Pegli, alla presenza del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, affermando che “Questo territorio deve essere il traino dello sviluppo di questo paese, e ha le potenzialità per esserlo. La Liguria ha tutte le chance per essere una locomotiva economica per l’Italia: da questa consapevolezza deriva una grande responsabilità, che dobbiamo prenderci tutti insieme”.
“Siamo sulla strada giusta – prosegue Toti – In questa città e in questa regione tutte le componenti economiche, sociali e amministrative hanno saputo fare squadra nell’emergenza, ora dobbiamo fare altrettanto nell’ordinario per continuare a crescere e prosperare. Questo perché credo che la Liguria abbia di fronte anni di grande sviluppo”. “Abbiamo seminato tanto e bene, credendo fino in fondo in un cambio di modello di sviluppo, puntando sull’ industria 4.0 – prosegue Toti – perché Genova aveva possibilità concrete per riuscire nell’impresa. Era una sfida, l’abbiamo affrontata tutti insieme, e i risultati concreti sono di fronte a noi poiché questa terra è riuscita a puntare su tecnologia, turismo e servizi, con il loro elevato potenziale di crescita e produzione di ricchezza, ma senza abbandonare le produzioni tradizionali del nostro territorio”.
“Certamente – aggiunge Toti – le sfide non sono finite, ne abbiamo molte di fronte a noi. La Liguria ha vissuto due anni tra i più complicati della storia recente, ma siamo riusciti a trasformare questa immane tragedia in un modello: quando si parla di infrastrutture, quella della ricostruzione del ponte di Genova è proprio un punto di riferimento”. “Infrastrutture e formazione – conclude il presidente Toti – sono il futuro di questa città, di questa regione e del Paese. Sulla formazione abbiamo modificato il sistema con una legge e stiamo investendo moltissimo, mentre sulle infrastrutture abbiamo bisogno di aiuto e sostegno dal Governo: è necessario cominciare ad aprire i cantieri e dare corpo al grande piano per le infrastrutture di cui la Liguria e l’Italia hanno assolutamente bisogno. Quindici miliardi di euro verranno investiti in questo territorio nei prossimi anni: sono molti ma non bastano, occorre aggiungere alcune opere che sono strategiche, sono bloccate e peraltro rientrano in quei 15 miliardi”.