“Sguardi laterali”: da Sciortino a Scerbanenco, il calendario di agosto della rassegna di Andora

Andora. Romanzi di ricostruzione storica, noir e saggi saranno protagonisti delle serate d’agosto animate dalle rassegna “Sguardi laterali – Incontri con gli autori su temi inconsueti”, organizzata dal Comune di Andora nei Giardini di Palazzo Tagliaferro (ore 21.15). Intervistati da Christine Enrile saranno ospiti Paolo Sciortino, Cecilia Scerbanenco, Pier Franco Quaglieni, Federico Lorenzo Ramaioli e Marco Vallarino.

Giovedì 1° agosto 2019 ore 21.30 — Paolo Sciortino “Regine” (Ed. Piemme). «Paolo Sciortino, giornalista professionista, ha lavorato per agenzie di stampa, quotidiani, radio e testate online, occupandosi di cronaca, politica, cultura e costume. Sciortino ripercorre la storia delle regine Carolina e Maria Antonietta. A Versailles vivrà Maria Antonietta, sposa del delfino di Francia, mentre Carolina, invece, è destinata all’Italia, Napoli sarà la sua casa, alla corte dei Borbone. Alla corte di Vienna, dove sono nate entrambe, arciduchesse, figlie dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, l’infanzia di Carolina e Maria Antonietta scorre serena, tra i concerti di un Mozart ragazzino, le lezioni di celebri pensatori del tempo e i giochi in uno dei parchi più incredibili di tutta Europa. Ancora giovanissime, però, vedono la spensieratezza lasciare il posto alla vita adulta, che inizia con la separazione, dalla madre e dalla sorella che più amano. A Versailles è diretta Maria Antonietta, sposa del delfino di Francia; Carolina, invece, è destinata all’Italia, Napoli sarà la sua casa, alla corte dei Borbone. Non si vedranno mai più, perché questo è uno dei drammi silenziosi che deve scontare chi ha il privilegio di regnare, ma resteranno sempre legate da un filo sottile e tenace che le terrà unite anche nei momenti di maggior lontananza, e che stritolerà il cuore di Carolina alla morte di sua sorella. Non sono solo due regine, Carolina e Maria Antonietta, ma due espressioni, per quanto contrapposte, di un mondo in cambiamento. Carolina, la studiosa, la statista, convinta che il ruolo di regnante sia un servizio della collettività, un privilegio da pagare con la fatica. La tragica morte di Maria Antonietta, però, cambierà ogni cosa e mostrerà la fragilità di una filosofia astratta che si scontra con i bisogni e la rabbia del popolo. Due sorelle, due regine, il mondo ai loro piedi e i desideri fatti realtà, ma anche due donne, con i dolori, i pianti, le rinunce che a chi fa parte del Paradiso non è concesso mostrare, né tantomeno provare.»

Giovedì 8 agosto 2019 ore 21.30 — Cecilia Scerbanenco, “Giorgio Scerbanenco – Appuntamento a Trieste” (ed. La nave di Teseo). «Cecilia Scerbanenco è nata a Milano e vive in Friuli. Si è laureata in Filosofia e lavora nell’editoria come curatrice dei libri del padre Giorgio Scerbanenco e traduttrice. È la fondatrice e responsabile degli Archivi Scerbanenco. Dal padre del noir italiano, un romanzo sulla seduzione e sull’inganno, avvolgente come una stretta fatale. Trieste, immediato dopoguerra. La città è sotto il controllo del governo militare alleato, ma il confine orientale è a pochi chilometri e nella regione spie e soldati si fronteggiano in un grande gioco ad alta tensione. Un agente americano sotto copertura, Kirk Mesana, sta indagando su una cellula nemica quando viene gravemente ferito in un agguato. Per depistare i nemici, e salvargli la vita, viene diramata la falsa notizia della sua morte, mentre l’uomo viene nascosto nel più profondo anonimato. Diana, la bellissima ragazza triestina con cui Kirk aveva una relazione, è sconvolta dalla tragedia, ma una serie di fatti misteriosi insinua in lei il sospetto che la verità possa essere un’altra. Inizia così una vorticosa avventura che vedrà i due amanti inseguirsi a perdifiato, mentre attorno a loro si scatena una guerra silenziosa di ricatti e tradimenti, e nessuno nelle vie di Trieste potrà più dirsi al sicuro.»

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Martedì 20 agosto 2019 ore 21.30 — Pier Franco Quaglieni, “Mario Soldati. La gioia di vivere” (Golem Edizioni). Interverranno Bruna Bertolo e Maria Luisa Alberico. «Questo libro dedicato a Mario Soldati è aperto da un ampio saggio di Pier Franco Quaglieni, amico personale dello scrittore e cofondatore con lui ed Arrigo Olivetti del Centro “Pannunzio” – di cui Soldati fu presidente per quasi vent’anni dal 1980 al 1997 – e si chiude con una pagina di Chiara Soldati che descrive il lessico familiare soldatiano. Il libro esce nel ventennale della morte dello scrittore e regista torinese Pier Franco Quaglieni, dedica un corposo saggio iniziale con testimonianze autorevoli sull’attività poliedrica di Soldati nella letteratura, nel cinema, nel giornalismo, nella TV, nel campo enogastronomico.Un’appendice raccoglie degli inediti di Soldati ed interviste con lui di particolare significato e interesse. Il libro consente di ripercorrere la vita e l’opera di Soldati in modo organico e rapido contemporaneamente.»

Martedì 27 agosto 2019 ore 21.30 — Federico Lorenzo Ramaioli, “Quis contra nos” (ed. Historica). Interverrà L’Avv. Jacopo Celesia. «Prefazione di Giordano Bruno Guerri . il libro tratta della Storia della reggenza del Carnaro (1920) analizzata da Federico Lorenzo Ramaioli diplomatico presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e attualmente Console a Friburgo, Germania. Lo Statuto della Reggenza italiana del Carnaro (1920), redatta da Alceste De Ambris e da Gabriele d’Annunzio, costituisce un peculiare documento giuridico che, durante la sua breve vita, ha svolto le funzioni di Costituzione della Fiume dannunziana. Fiume, in quel periodo, avrebbe dovuto essere trasformata, nelle logiche dei suoi occupanti, nella “città di vita”, una città ideale in cui le stesse basi delle istituzioni e del diritto avrebbero dovuto essere ripensate. Il testo ha esercitato una profonda, anche se spesso taciuta, influenza su variegate esperienze giuridiche posteriori. Questo testo vuole proporne una rilettura, per analizzarne le origini, l’influenza successiva, ma anche per tracciarne un bilancio a quasi cento anni dalla sua redazione.»

Giovedì 29 agosto 2019 ore 21.30 — Marco Vallarino, “Il Cuore sul muro” (ed. Allaround collana I Flipper). «Marco Vallarino ha pubblicato racconti per Mondadori, De Agostini, L’Unità, Coniglio, Stampa Alternativa, Addictions, Fanucci. Per Il Secolo XIX scrive su eventi, personaggi, luoghi della Liguria e storie di fantasia ispirate ai principali fatti di cronaca. Si è occupato degli allarmi sociali legati a alcool e stupefacenti e ha esplorato i risvolti culturali di situazioni alternative come il writing e di altre più patinate connesse col mondo notturno delle discoteche. Il cuore sul muro è il romanzo di formazione, ambientato nel mondo della scuola e della street art, che ho scritto per provare a rispondere a queste domande. Pubblicato dalla casa editrice All Around nella collana Flipper, è un libro per ragazzi – o young adult – che si offre come strumento di indagine sociale. Il testo affronta la realtà giovanile di provincia in maniera complice, senza giudicare o emettere sbrigative sentenze.»

Sabato 31 agosto 2019 ore 21.30 — Elisabetta Cametti “Dove il Destino non muore” (ed. Cairo). «Elisabetta Cametti è nata nel 1970 in una piccola località ai piedi del Monte Rosa. Si è laureata in Economia e Commercio e ha intrapreso la strada del marketing. Dopo circa vent’anni di esperienza in importanti multinazionali, ha scelto di dedicarsi alla sua passione di sempre iniziando così la carriera di scrittrice. Opinionista TV su casi di attualità e cronaca su RA1 e Reti Mediaset. Uscito l’8 novembre per Cairo, “Dove il destino non muore” di Elisabetta Cametti è il terzo capitolo della serie “K” iniziata nel 2013 con I guardiani della storia. Lo recensiamo oggi al Thriller Café. Elisabetta Cametti costruisce la trama solida e avvincente attorno alla figura magnetica del più grande stratega della Storia, Napoleone Bonaparte, offrendoci un viaggio nel tempo che ci trasporta fino alla campagna d’Egitto: perché il generale l’ha intrapresa, sapendo che ne sarebbe uscito sconfitto? Katherine Sinclaire, la protagonista – donna tanto energica, pragmatica e determinata, quanto onesta, generosa ed empatica – troverà la risposta a questo grande interrogativo attraverso una caccia all’indizio alla quale non può e vuole sottrarsi, intuendo forti legami segreti tra la sua famiglia paterna, gli accadimenti del passato e un dono che possiede. Grazie alla straordinaria abilità narrativa dell’autrice, il lettore si ritrova ammaliato da intrighi, cospirazioni, depistaggi e inganni che avvincono fino all’ultima pagina. È un thriller che mi ha colpita da subito sia per il plot in sé che per lo stile di Elisabetta Cametti: la scrittura è scorrevole e fluida; la descrizione dei luoghi, degli eventi storici e delle opere d’arte citate è accurata e ricca di particolari; i personaggi sono la colonna portante dell’intreccio tra realtà e immaginazione. Il risultato è un libro dal ritmo vigoroso, carico di suspense e di passione.»