Albissola Marina. Padre, madre e figlio. La prima mostra del 2019 alla Fornace Alba Docilia di via Grosso ad Albissola Marina (inaugurazione venerdì 18 gennaio; resterà aperta fino al 17 febbraio, orario giovedì 17-19, sabato e domenica 10-12 e 17-19) è dedicata a una famiglia che dal lontano 1944 lavora nella ceramica, per oltre 30 anni – fino alla fine del 1998 – con una propria fabbrica.
Papà Mario, conosciuto come Gianni (o Giannino), nasce nel 1929 (e muore nel 2010). A 15 anni è già apprendista in una ditta che produce tazzine. Diventa un esperto torniante e conosce Eliseo Salino, direttore tecnico della fabbrica. Con lui e con un altro amico, Giovanni Poggi, nel 1958 fonda le Ceramiche San Giorgio: un anno dopo parteciperà alla realizzazione del grande pannello in ceramica destinato ad Arhus, in Danimarca, e sarà tra i protagonisti dell’epico viaggio per portarlo a destinazione. Si mette in proprio nel 1963, per fondare le ‘Ceramiche Pastorino’: la molla è una grande commessa da parte della Lavazza che promuove un prodotto che furoreggia nei Caroselli. Sposa la pittrice Mirella Fiore, che darà vita, assieme a lui, anche a un fortunato sodalizio artistico. Lei, avendo lavorato, giovanissima, in alcune delle più importanti fabbriche di ceramica albisolesi, aveva avuto come maestri alcuni tra i più bei nomi dell’arte figurativa: porta nell’azienda familiare i frutti di quelle esperienze, contribuendo in maniera rilevante alle fortune dell’azienda, che aveva sede ad Albisola Capo, in corso Mazzini prima e in corso Ferrari poi. L’ultimo exploit di Mirella nella fabbrica di famiglia è del 1998: il vaso per il Confuoco. A fine ‘98 Mirella e Mario decidono a malincuore di chiudere la fabbrica, ma continuano a produrre ceramica.
A raccogliere il testimone da papà e mamma è il figlio Paolo, imprenditore informatico di professione. Con madre pittrice, papà ceramista e una zia insegnante di arte figurativa all’Accademia di Torino, non poteva non occuparsi anche lui di ceramica. Fin da piccolo ha l’opportunità di imparare, in fabbrica, dai familiari e dagli artisti che la frequentano. Non se la lascia scappare e va oltre: si mette alla prova, partecipa a corsi di perfezionamento e punta sulla sperimentazione, superando l’utilizzo di argilla e pennelli con la penna ad aerografo con cui sviluppa forme artistiche iper-realistiche. Partendo dalla ceramica, computer e fotografia digitale diventano ulteriori mezzi di espressione e comunicazione e portano Paolo Pastorino “alla continua ricerca di nuove tecniche stilistiche e contaminazioni innovative: dal design alla pittura, alla foto per arrivare alla scultura ceramica, fino alle avanguardie della tecnologia di stampa ad estrusione 3D di argilla, lasciando aperte le porte per nuovi panorami artistici”.
Questa mostra, a cura di Enrica Noceto, che sarà seguita, tra febbraio e marzo, da una celebrazione per i cent’anni della Fornace Alba Docilia, inaugura la quarta stagione di attività dell’Associazione ‘La Fornace’ che opera nella struttura su mandato dell’Amministrazione comunale di Albissola Marina. Mentre si va componendo il programma delle serate (giovedì 24 gennaio, alle 21, al MuDA, l’incontro dal titolo ‘I diritti dei bambini’, organizzato in collaborazione con l’associazione ‘Cultura e solidarietà’), sono ripresi gli appuntamenti tradizionali della Fornace: ‘Inuetta’ (al giovedì dalle 16,30 alle 17,30), ‘Ad alta voce’ (al giovedì dalle 18 alle 19) e ‘Ciatellando in Fornace – Chiacchiere in inglese’ (al martedì dalle 17 alle 18).