Sicurezza nell’ospedale San Paolo di Savona e controlli clinici dopo radioterapia

Matteo Rosso (FdI) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta regionale di attivare un contratto con una società di vigilanza per garantire la sicurezza degli operatori sanitari dell’ospedale San Paolo di Savona. Rosso ha sottolineato la scarsa sicurezza sia in Pronto Soccorso che nel reparto di psichiatria dove si sono verificate aggressioni che hanno causato anche ferite a carico degli operatori sanitari. Rosso ha rilevato che le Forze dell’ordine, vista la carenza di organico, non riescono ad intervenire in tempi celeri ed occorre quindi integrare il servizio di vigilanza con una dotazione interna all’ospedale.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha rilevato che le aggressioni al personale sanitario rappresentano un’emergenza nazionale e ha condiviso le preoccupazioni del consigliere. L’assessore ha annunciato di avere chiesto aggiornamenti e chiarimenti al direttore generale sottolineando soprattutto l’emergenza per l’area psichiatrica.

Controlli clinici dopo radioterapia al San Paolo di Savona
Durante il Consiglio regionale di oggi Luigi De Vincenzi (Pd) ha inoltre presentato un’interrogazione, in cui ha chiesto alla giunta quali sono stati i criteri valutativi che hanno portato alla riduzione di servizi sanitari essenziali e fondamentali – ha detto – nell’offerta sanitaria dell’ASL 2 “Savonese”; quali misure intende mettere in campo, e con quali tempi, per ripristinare per tutti i pazienti i controlli clinici programmati seguenti al trattamento radioterapico effettuato presso l’ospedale San Paolo di Savona e per superare la cronica carenza di personale medico nei presidi dell’ASL 2. De Vincenzi ha rilevato che le liste d’attesa per accedere alle visite specialistiche sono molto lunghe e rischiano, quindi, di “allungare” sensibilmente i tempi dei controlli della malattia oncologica, in cui proprio il fattore “tempo” è fondamentale. Questa situazione – ha detto – è complicata dalla riduzione di orario dei CUPA, soprattutto a luglio e agosto.

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L’assessore alla sanità Sonia Viale ha sottolineato che questa problematica riguarda tutte le regioni. Nel caso specifico Viale ha rilevato che nel servizio di radioterapia sono impiegati tre dirigenti medici e un direttore, che garantiscono l’attività assistenziale dalle 7 alle 18.30 dei giorni feriali. In seguito ad una situazione imprevedibile – ha aggiunto – un medico ha dovuto interrompere il servizio e, per garantire l’attività svolta, sono stati sospesi per il periodo estivo gli ambulatori di follow up dedicati a pazienti senza particolari problematiche. L’assessore ha spiegato, infine, che le liste di attesa vanno da 7 giorni per le prime visite ad un massimo di trenta per i trattamenti più sofisticati.