Anatomia patologica fra Savona e Pietra Ligure

Luigi De Vincenzi (Pd) ha presentato in Consiglio regionale un’interrogazione sulla decisione assunta dalla direzione generale della Asl2, per raggiungere l’obiettivo di budget 2018, di unificare in una sede unica la struttura complessa di anatomia patologica, attualmente presente al San Paolo di Savona e al Santa Corona Pietra Ligure, assegnandola al San Paolo, anche se – ha detto – il polo del Santa Corona ha avuto negli ultimi anni all’incirca lo stesso numero di afferenze di quella operante presso Savona. Il consigliere ha chiesto i criteri valutativi che hanno portato, come era già avvenuto per il Centro di Senologia (Breast Unit), a sottrarre al Santa Corona un altro servizio.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha spiegato che i locali adibiti al servizio nell’ospedale Santa Corona non erano idonei da un punto di vista strutturale e quindi non era possibile mantenere in quella sede l’anatomia patologica. Viale ha assicurato che continueranno a essere effettuati in entrambe le sedi gli esami intra-operatori. Rispetto ai criteri valutativi adottati, l’assessore ha spiegato che questi riguardano la presa d’atto delle oggettive condizioni strutturali e del miglior rapporto costi/benefici degli interventi necessari per adeguarsi alla normativa vigente.

«Alla mia interrogazione sullo spostamento di Anatomia patologica in sede unica al San Paolo (mentre finora era dislocata sia al Santa Corona sia, appunto, all’ospedale di Savona), l’assessore Viale ha risposto che a Pietra Ligure non vi sono i locali idonei. E purtroppo sono d’accordo con lei, visto che l’intervento di ristrutturazione che era stato chiesto per consentire ad Anatomia patologica di venire ospitata in piena sicurezza al Santa Corona non è mai stato avviato» ha poi commentato Luigi De Vincenzi, secondo il quale «la Giunta regionale ha preferito trasferire questa specialità a Savona dove sono comunque necessari dei lavori, quindi quella dell’assessore Viale è una scelta ben precisa, che mira a continuare la spoliazione dell’ospedale di Pietra Ligure».

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«D’altra parte questo è solo l’ultimo atto del sistematico depauperamento ai danni del Santa Corona messo in atto da questa Giunta regionale (come dimostra la vicenda della Breast Unit). Tutto è nato due anni fa con lo stop, deciso dal centrodestra ligure, al progetto di ristrutturazione dell’ospedale: una decisione che ha fornito l’alibi all’assessore Viale per avviare la spoliazione del presidio sanitario di Pietra Ligure. La Giunta Toti non intende investire risorse sul Santa Corona e preferisce utilizzarle altrove. Forse l’obiettivo è arrivare alla chiusura del Santa Corona. Come ho sempre fatto mi batterò affinché quest’eccellenza – Dea di secondo livello – continui a mantenere la propria centralità» conclude il consigliere regionale del Pd ligure e vicepresidente del Consiglio regionale.