Le imprese liguri in vetrina al “Cibus”

Un pomodoro ligure Cuore di bue

Le eccellenze liguri al Cibus di Parma. Nella sua XVI edizione il grande evento dedicato all’agroalimentare – dal 7 al 10 maggio, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare – si è riconfermato ancora una volta riferimento e vetrina di grande prestigio con 3100 stand in cui sono presenti le più grandi aziende del panorama nazionale. Da sempre è l’occasione per promuovere l’incontro dell’industria agro-alimentare italiana con le missioni commerciali estere provenienti dai maggiori mercati del mondo e con i grandi retailer continentali e internazionali e circa 2.500 top buyers esteri.

A promuovere la trasferta a Cibus per le imprese liguri è l’Azienda Speciale “PromoRiviere” della Camera di Commercio Riviere di Liguria. L’area “ligure” è posizionata all’ingresso nel padiglione 7, uno spazio di 189 mq in cui sono presenti le aziende che hanno aderito (Italcaffè Ceparana con il caffè, Pandora Imperia con prodotti da forno, Olio Calvi Imperia con olio e olive, Le 2 Mele Chiusavecchia marmellate e sughi, Pietrantica Dolcedo olio e salse, Frantoio Ghiglione Dolcedo olio e salse, Azienda Ivano Ramella Diano Marina con il pesto, Lunezia Dolciaria Ceparana prodotti da forno, Azienda Anfossi Albenga con il pesto, Olio Crespi Ceriana salse) e i due consorzi regionali (Consorzio per la tutela dell’Olio extra vergine Dop Riviera Ligure e il Consorzio di tutela del Basilico genovese Dop).

«Significativo il numero di imprese liguri del settore agroalimentare in vetrina a Parma – spiega il presidente di PromoRiviere della Camera di Commercio, Enrico Lupi – Fondamentale quindi la presenza ligure alla più importante rassegna internazionale in rappresentanza del nostro territorio e delle nostre eccellenze: l’agroalimentare si copnferma il settore trainante dell’economia italiana crescendo di più e meglio di altri comparti ed è proprio per questo che la valorizzazione dei prodotti per la Liguria diventa veicolo di promozione e di rilancio economico».

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Il fatturato dell’industria alimentare italiana ha raggiunto i 137 miliardi di euro mostrando una crescita del 3,8%; l’export però cresce di oltre il 6% e ormai vale complessivamente oltre 41 miliardi.

Nonostante una lieve flessione nell’ultimo trimestre, la Liguria, che rappresenta l’1,8% delle vendite nazionali all’estero, ha chiuso il 2017 con una crescita pari all’8,1%, passando da 7.356 a 7.955 milioni di euro: di questi 4.659 milioni sono stati destinati verso paesi Extra-UE (il 58,6% del totale) con un aumento del 15,3%, e 3.297 milioni di euro verso l’area comunitaria (-0,6%). Genova è la provincia che ha contribuito maggiormente alla positiva performance regionale, registrando un aumento complessivo pari al 25,1%. Imperia cresce con +3,1 per cento, + 10.9 la variazione 2016/2017 nei paesi extra Ue, +0.6 per cento nei Paesi Ue (dati Unioncamere Liguria). Nell’Anno del Cibo Italiano la filiera dell’agroalimentare celebrerà i risultati raggiunti e presenterà anche nuovi prodotti. Saranno 3.100 gli espositori presenti (+100 espositori rispetto all’edizione 2016); più di 135.000 mq espositivi (con un incremento di +5.000 mq rispetto all’edizione 2016 grazie alla realizzazione di un nuovo padiglione temporaneo); sono attesi 80.000 visitatori professionali, di cui il 20% dall’estero, e, tra questi, 2.500 top buyers; arriveranno circa 1300 giornalisti, i maggiori quotidiani e tv nazionali oltre alle testate specializzate.

Una selezione dei 100 prodotti più innovativi sarà esposta nel Cibus Innovation Corner, cresce il numero degli chef che cucineranno i nuovi prodotti per il tasting dei visitatori. Molti gli approfondimenti, tavole rotonde, convegni, seminari, workshop e talks: a Cibus si parlerà di biotecnologie e ricerca scientifica nell’alimentare; innovazione e sostenibilità; prevenzione degli sprechi alimentari; le fake news nell’alimentare; la promozione all’estero dei prodotti italiani, vendite on line, come sarà il negozio del futuro; le frontiere del marketing nei punti vendita; i novel foods (insetti e carne coltivata); dove va il packaging; gli chef come influencer.