Il Museo d’arte di Palazzo Gavotti partecipa alla “Shoah dell’arte”

Savona. Venerdì 27 gennaio, il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti (Pinacoteca Civica e Museo della Ceramica) a Savona sarà aperto dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Anche quest’anno, come nel 2016, il Museo partecipa all’iniziativa “Shoah dell’Arte”, mettendo in evidenza lungo il percorso espositivo, alcune opere selezionate appositamente per la giornata.

Il progetto, che quest’anno ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, intende costruire una rete di Musei e Gallerie, su tutto il territorio nazionale, che per il Giorno della Memoria espongano ed evidenzino opere del loro patrimonio riferibili alla Shoah, perché di autori colpiti dalle leggi razziali o perseguitati politicamente, oppure perché storicamente appartenenti a uno dei movimenti artistici qualificati dal nazismo come Arte Degenerata.

Nel 2016 erano stati segnalati opere di artisti ebrei come Carlo Levi, Man Ray e Emanuele Luzzati presenti nella Pinacoteca Civica, nella Collezione Milena Milani/Carlo Cardazzo e nel Museo della Ceramica.

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Quest’anno viene posta in evidenza l’opera Déserteur et surhéros, realizzata nel 1943 da Victor Brauner, rumeno di origini ebraiche che risale al periodo trascorso dall’artista au Celliers de Rousset, piccolo villaggio situato nel sud della Francia (Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra), dove si rifugiò dopo la disfatta del 1940 e l’occupazione parziale della Francia da parte dell’armata tedesca. Si tratta di una delle prime opere realizzate da Brauner con la tecnica pittorica dei colori a cera, materiale che diede alle sue opere un senso alchemico ed esoterico ma che fu utilizzato a partire dal 1943 soprattutto a causa della precarietà del momento e della mancanza di mezzi.

Inoltre, vengono segnalate anche opere di artisti che si sono impegnati nella lotta antifascista come Torido e Tullio Mazzotti  e Alberto Savinio (nome d’arte di Andrea De Chirico).