Coadiuvanti agricoli e agevolazioni Imu, Confagricoltura Liguria: “Bene la nota del dipartimento delle Finanze” 

Depuratore ingauno panoramica costa1 xG00Genova / Roma. Confagricoltura Liguria ha accolto con grande favore gli esiti di una serie di quesiti “fiscali” fatti dagli uffici nazionali dell’Organizzazione datoriale agricola al Ministero dell’Economia, per comprendere la possibilità o meno di estendere l’esenzione Imu sui terreni agricoli, come nel caso delle società, anche ai coadiuvanti agricoli.

“Il puntuale quesito al Ministero – precisa Renato Oldoini, presidente regionale di Confagricoltura – ha richiesto un parere sulla possibilità di estendere al coadiuvante dell’impresa agricola, alla stregua dello IAP – imprenditore agricolo, e del socio, nel caso di società personale, l’esenzione del pagamento dell’Imu sui terreni agricoli. La risposta positiva dello stesso Ministero, rafforza la corretta interpretazione data alla materia da Confagricoltura, creando per il sistema ligure un ottimo risultato”.

Il quesito, in particolar modo, mirava a comprendere l’applicazione dell’esenzione di questa tassa ad alcune particolari situazioni quali quella di coadiuvanti, società e soci stessi di società, i quali “concedono” in quanto proprietari i propri terreni agricoli ai familiari, o alle stesse società di cui sono soci, per esercitare l’attività agricola.

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“L’ottenimento di un parere positivo nel merito, rappresenta una grande vittoria di Confagricoltura, specie per una realtà, come quella ligure, in cui la concessione dei terreni nelle forme sopra ricordate è molto diffusa”. “Il Ministero – precisa Renato Oldoini – ha sottolineato il fatto che il coadiuvante di un titolare di impresa agricola, esercita esso stesso tale attività, e lo fa direttamente laddove è iscritto come coltivatore diretto ai sensi della normativa vigente”.

“In pratica – sottolinea Sandra Santamaria, presidente di Confagricoltura Imperia – in un’area come quella imperiese, da sempre contraddistinta da queste ‘concessioni’ familiari, per ottenere l’esenzione è necessario e sufficiente che chi richiede questo beneficio sia conduttore del fondo, in quanto ha titolo di godimento dello stesso, ed abbia la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale”.

Va ricordato, secondo Confagricoltura Liguria, che tale esenzione non spetta però nel caso in cui il terreno agricolo posseduto dal coadiuvante sia concesso in affitto o comodato a soggetti esterni alle casistiche sopra ricordate.

Anche attraverso queste forme di “aiuto indiretto”, ovvero esenzioni fiscali, passa il rilancio dell’agricoltura in una Regione fortemente connotata sia dalla presenza di coadiuvanti, sia, soprattutto, da condizioni morfologiche tali da consentire un’agricoltura veramente “eroica” in molte parti dell’entroterra ligure. E laddove vi sono aziende agricole, specie in territori abbandonati da altre attività, c’è presidio e conservazione del territorio stesso.