Alassio- Finale: un Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero

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In Consiglio regionale con 23 voti a favore (maggioranza, Pd e Rete a sinistra) e 6 astenuti (Mov5Stelle) è stata approvata la proposta di deliberazione: “Legge regionale n. 18 del 1999 art. 12. Proposta di approvazione schema definitivo del Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero ex art. 41 L.R. n. 20/2006 Ambito Costiero 08 Unità Fisiografiche “Centa Sud”, “Centa” e “Maremola”. Si tratta del Piano relativo all’Ambito costiero 08, compreso tra Capo Santa Croce (Alassio) a sud e da Capo Caprazoppa (Finale Ligure) a Nord.

Il Piano costituisce lo strumento di pianificazione individuato dalla Regione Liguria per garantire uno sviluppo durevole e socialmente accettabile delle zone costiere e viene redatto per stralci territoriali chiamati “ambiti costieri”, che raggruppano più unità fisiografiche. Le finalità del Piano sono il riequilibrio dei litorali, la sicurezza della costa alta, il miglioramento della qualità delle acque costiere, la difesa e valorizzazione degli habitat marini e costieri.

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Nello specifico, le principali criticità erosive dell’area sono imputabili in origine alla costruzione della linea ferroviaria costiera che ha innescato una reazione a catena determinando la scomparsa di lunghi tratti di spiaggia emersa e l’irrigidimento dell’intero tratto di litorale, tramite la costruzione di opere di difesa rigide principalmente trasversali.

La presenza del delta del fiume Centa offre un’opportunità aggiuntiva rispetto ad altri settori della costa ligure. Infatti è stato individuato un deposito di sabbie relitte sui fondali davanti a Ceriale a profondità di circa 60 m. Da questo sito potrebbe essere possibile prelevare un grande quantitativo di sabbia e ghiaia da utilizzare per la ricostruzione delle spiagge dell’intero ambito costiero.

Il Piano ha tenuto conto di questa risorsa prevedendone la possibilità di utilizzo e le modalità di sfruttamento, avendo presente che si tratta di una risorsa importante e non rinnovabile, valutandone i possibili impatti derivanti dall’escavazione e dal versamento. Questo intervento su vasta scala infatti è stato valutato in funzione degli obiettivi di salvaguardia degli habitat di pregio presenti nell’area (Posidonia oceanica, fondi coralligeni e beach rock) sia per quanto riguarda la fase di prelievo del materiale dal deposito, sia alla luce delle nuove configurazioni di spiaggia ottenibili attraverso i ripascimenti.

Durante ul dibattito in aula, Luigi De Vincenzi (Pd) ha annunciato il voto favorevole al provvedimento «che è un ulteriore passo in avanti nelle azioni coordinate tese alla salvaguardia del nostro patrimonio costiero e marino che diventerà anche un motore di sviluppo». L’assessore alla difesa del suolo Giacomo Giampedrone ha invece invitato – senza esito positivo – i consiglieri del Movimento5Stelle, che in commissione si erano astenuti, a votare a favore del provvedimento e ha rilevato che quest’ultimo intervento si inserisce in una serie di interventi coordinati che in futuro dovranno riguardare anche il levante ligure.