Liguria: la polizia provinciale “spacchettata” fra Regione, Comuni e Province-Città metropolitana

Il Consiglio regionale ha respinto ieri sera un ordine del giorno (10 favorevoli e 16 contrari) con presentato da Marco De Ferrari (Mov.5Stelle) e sottoscritto dai colleghi di gruppo Andrea Melis, Francesco Battistini, Fabio Tosi, Alice Salvatore e Gabriele Pisani, che chiedeva alla giunta “di garantire una efficace salvaguardia del patrimonio faunistico e dei beni ambientali, vigilando anche sull’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria, contrastando il bracconaggio, secondo quanto previsto dalle norme nazionali e regionali, nonché quelle attinenti al rispetto delle disposizioni in materia di tutela e fruizione del patrimonio naturale ed ambientale e di sorveglianza delle aree protette regionali assorbendo fra i propri organici il personale della polizia provinciale e assumendone in pieno le competenze.

L’assessore al personale Giovanni Berrino ha replicato che la Regione Liguria ha deciso di seguire gli accordi nazionali raggiunti fra Anci, Upi e Regioni secondo i quali il personale sarà suddiviso in parti uguali fra Comuni, Province -Città metropolitana e Regione. La Regione Liguria assorbirà 25-26 agenti. Berrino ha detto che le sanzioni che oggi vengono irrorate non coprono le spese del personale ma solo quelle di funzionamento del servizio. A favore dell’ordine del giorno si sono espressi Giovanni Pastorino (Rete a sinistra) e Raffaella Paita (capogruppo Pd). Claudio Muzio (FI), pur votando contro all’ordine del giorno come il resto della maggioranza, ha espresso amarezza per la sorte del corpo della polizia provinciale.