«Contrattazione, Welfare, Bilateralità e Partecipazione – Un nuovo 
modello contrattuale per promuovere il lavoro» è il tema della Conferenza Programmatica Nazionale Organizzativa Fist Cisl – la federazione italiana dei sindacati del terziario nata dalla collaborazione delle federazioni della Cisl Fisascat e Felsa, rispettivamente le federazioni del commercio turismo e servizi e del lavoro autonomo, atipico e somministrato – in programma il prossimo 29 ottobre a Roma allo Sheraton Rome Hotel. L’evento registrerà la partecipazione di oltre 300 delegati sindacali chiamati ad apportare un contributo al dibattito sugli aspetti contrattuali ed organizzativi propedeutici allo svolgimento dell’attività sindacale e di tutela del lavoro nei prossimi anni.
I lavori si apriranno con la relazione introduttiva del segretario generale della Fist Cisl nazionale Pierangelo Raineri e con l’intervento di Jean-Philippe Liard, responsabile nazionale delle politiche sulla partecipazione e sull’azionariato della Cfdt, la più grande confederazione sindacale francese. A seguire il dibattito e l’intervento conclusivo del segretario generale della Cisl Annamaria Furlan.
«Questo importante appuntamento si colloca a metà del percorso di costituzione dei livelli regionali Fist Cisl -. ha dichiarato il segretario generale della Fist Cisl Pierangelo Raineri – Cercheremo di realizzare un’analisi del sindacato del terziario con lo scopo di renderlo funzionale alle evoluzioni legislative sul mercato del lavoro e ad una nuova occupabilità in un comparto sempre più prevalente della nostra economia e nel mondo». «Ragionare sui nuovi scenari globali e sulle prospettive del terziario – ha aggiunto Raineri – significa per la Fist Cisl anche progettare un nuovo futuro per i giovani e per i tanti esclusi dal mercato del lavoro». «Un sindacato forte, che cresce e che affronta i temi economici, sociali ed occupazionali – ha concluso il segretario della Fist Cisl nazionale – sarà un sindacato che saprà interpretare sempre più le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori anche attraverso nuove forme di rappresentanza e di tutela del lavoro».