Alassio FC e Fondazione Vialli-Mauro: consegna di borsa di studio e donazione alla lotta contro la SLA

Comune di Alassio, Alassio FC e Fondazione Vialli-Mauro, alleanza in Cerimonia Alassio Foto Grupponome della solidarietà. Giovedì all’interno del Palazzo Municipale di Alassio, si è svolta una cerimonia all’insegna della beneficenza. Alla presenza del Vice Sindaco di Alassio Monica Zioni, del Presidente della società Alassio FC Fabrizio Vincenzi , della Preside dell’istituto comprensivo statale di Alassio Sabina Poggio e di Massimo Mauro, ex stella di Napoli e Juventus, già Presidente del Genoa e oggi commentatore SKY, in veste di Vice Presidente della Fondazione Vialli-Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, il club giallonero alassino ha consegnato una borsa di studio istituita dalla società calcistica per sostenere il percorso di istruzione dei ragazzi e delle ragazze del territorio.

A beneficiare della somma in denaro, una giovane ragazza di Albenga, rimasta orfana pochi mesi fa. Una decisione promossa dal Comune di Alassio e subito sposata con grande entusiasmo dalla società calcistica alassina. Nel corso della cerimonia, Massimo Mauro ha ricevuto anche, dalle mani del patron giallonero, un contributo promesso lo scorso Natale per aiutare a sostenere la lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica e i tumori.

Soddisfazione da parte del Presidente Vincenzi, oltre che dallo stesso Massimo Mauro: “Sono particolarmente contento che il contributo offerto oggi arrivi dal mondo del calcio, a me molto vicino: ringrazio quindi Vincenzi, il suo club e la Città di Alassio per aver dimostrato una sensibilità così spiccata”. “La comunità di Alassio si conferma in prima linea per la solidarietà, con ricadute benefiche per la ricerca e sul territorio, per aiutare una persona in difficoltà”, ha aggiunto Monica Zioni, Vice Sindaco di Alassio. “Grazie alla società Alassio FC e al Presidente Vincenzi, e alla Fondazione Mauro-Vialli per la sensibilità dimostrata e un ringraziamento particolare alla Sig. Gaudino Graziella, amica di famiglia, per la grande disponibilità e generosità nell’occuparsi delle due ragazze orfane”.

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