SPECCHI CORSARI – Mi cade in cuore Noli, sdegnosa della terra…

di Camillo Sbarbaro – Mi cade in cuore Noli. Sdegnosa della terra, guarda capo noli x00il mare come un gabbiano ferito.


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Niente di tenero o dorato intorno. La montagna arcigna non dà a primavera il biancore d’un melo. Solo l’avarizia dell’ulivo vi attecchisce.
Anche il mare è per lo più una lavagna fredda percorsa da brividi di vento.
Ci sente l’ansia dei grandi navigatori che quando il mare era pieno di meraviglioso partivano di qui verso il Capo di Buona Speranza: e mi piace credere che Dante apprese qui la grammatica.
Le donne vi sono senza grazia.
Il salino morde le case, le torri rosse a vedetta, lustra l’acciottolato dei portici bui e tozzi.
Mi cade in cuore il muricciolo caldo dove stetti a prendermi il sole un pomeriggio. Il mare non s’udiva. Sulla spiaggia le donne rammendavano le reti. Zitto, intrecciavo le mani di felicità. Mi pareva dolce finire la vita in una di quelle casette sbocconcellate.
Era d’inverno. Da un pezzo di terra lì sotto veniva l’odorino dei chinotti in fiore.

[Trucioli / 6, in “La Diana”, a. II, fasc. 2, 25 febbraio 1916, p. 24]


* SPECCHI CORSARI: Florilègio / Rubrica Corsara a cura di Fabrizio Pinna


Sbàrbaro, Camillo

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Sbàrbaro, Camillo. – Scrittore (Santa Margherita Ligure 1888 – Savona 1967). Lavorò come impiegato e quindi come insegnante; negli ultimi anni si dedicò allo studio dei licheni. Collaboratore di Riviera ligure e della Voce, esordì con i versi di Resine (1911) e Pianissimo (1914), che per il lirismo autobiografico, risolto in un tono essenziale e prosastico, rispecchiano il gusto del frammentismo; a tale gusto S

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