«È mai possibile che un’opportunità per Albenga di porsi all’attenzione nazionale dei media con la partenza della tappa del giro d’Italia, sia vista in modo non costruttivo e la politica finisca di giocare un ruolo divisivo anche in questo campo?». Così dichiara in una nota Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro “Pannunzio” e presidente del Premio “Albingaunum”.
«Albenga – prosegue Quaglieni – è carente di visibilità nazionale. Per molti anziani è la città dove hanno fatto il servizio militare, ormai abolito da molti anni. Per altri è la città produttrice di primizie
che la crisi ha ridotto se non eliminato. Aver ottenuto una tappa del giro con tutto ciò che esso rappresenta appunto in termini di visibilità mediatica è un fatto indiscutibilmente positivo. Si tratta semmai di avere la capacità di progettare attorno alla tappa altri eventi che coinvolgano la gente».
«Il Palio estivo è ormai un evento consolidato. Si tratta di progettare in maggio altri eventi che prendano spunto anche dal giro e dalla stessa bicicletta. Albenga, tra il resto, è anche una città in cui per molti la bici resta un mezzo di normale trasporto.Quindi è un qualcosa a cui è legata la vita della città ,al là dell’aspetto sportivo che pure è ben vivo.Noi plaudiamo all’Amministrazione che ha saputo cogliere un’occasione molto importante. Noi stessi stiamo approntando iniziative attorno al tema della bicicletta volte a preparare il clima di accoglienza adatto. La bicicletta infatti è anche cultura».
«È stato sgradevole a settembre constatare che gli Albenganesi non hanno saputo accogliere adeguatamente,malgrado la mobilitazione di Comune ed Ascom, il Battaglione Bersaglieri Sernaglia e che gli stessi Bersaglieri, forse ,non hanno valutato appieno l’offerta generosa del Sindaco Cangiano di ospitare il raduno nazionale dei Bersaglieri. Ogni evento che generi interesse e attragga persone deve essere il benvenuto. Altrimenti si rimane prigionieri del provincialismo», conclude Quaglieni.