Teatro Stabile di Genova verso il riconoscimento della qualifica di “Teatro Nazionale”

Con 21 voti favorevoli (maggioranza e Nuovo centro destra) e 7 astenuti è Stabile Gestata approvata dal Consiglio regionale la delibera “Modifiche dello statuto dell’Ente autonomo teatro stabile di Genova”. Lo scopo della legge è garantire le condizioni per il riconoscimento della qualifica di “Teatro Nazionale”, ruolo a cui lo Stabile ha tutte le caratteristiche artistiche per ambire, visto che, oltre alla produzione teatrale e alle proposte di spettacoli ospitati, il svolge attività didattiche, culturali e di ricerca drammaturgica; dispone di una Scuola di Recitazione, cura una sua produzione editoriale e ha fondato il Museo-Biblioteca dell’Attore, uno dei maggiori centri di documentazione sul tema del teatro e dello spettacolo in Italia.

La delibera inoltre provvede ad affrontare la problematica derivante dal fatto che dal 31 dicembre scorso la Provincia di Genova, già socio fondatore del teatro, è cessata di esistere. Quest’ultima deteneva il 20 per cento delle quote della fondazione, mentre il 60% era del Comune di Genova e il restante 20 cento della Regione Liguria. Le quote della Provincia vengono attribuite in parti uguali a Comune e Regione che così avranno rispettivamente il 70 e il 30 per cento delle stesse. Anche i rappresentanti istituzionali e i contributi annui erogati saranno coerenti a queste percentuali. L’Assemblea dell’Ente è sarà quindi costituita da sette rappresentanti nominati dal Comune di Genova e tre nominati dalla Regione Liguria. Le funzioni di presidente e di vice presidente, di segretario, di componente dell’Assemblea sono gratuite.

Le altre modifiche recepiscono quanto previsto dalla legge regionale 31 ottobre 34/2006, n. (Disciplina degli interventi regionali dello spettacolo dal vivo) e dal decreto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 1° luglio 2014, n. 71 (Nuovi criteri per l’erogazione e modalità per la liquidazione e l’anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163).

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In particolare si prende atto che sono stati approvati i nuovi criteri per l’erogazione e modalità per la liquidazione e l’anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, devono, alla data di presentazione della domanda di contributi a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo, adeguare i propri statuti tenendo conto dei seguenti criteri: la durata minima degli organi statutari, compreso il Direttore del teatro, non può essere inferiore ai tre anni e superiore ai cinque, e gli stessi possono essere confermati per non più di una volta. Inoltre il direttore del teatro può effettuare prestazioni artistiche al massimo per uno spettacolo ivi rappresentato e non può svolgere attività manageriali, organizzative, di consulenza e prestazioni artistiche presso altri organismi sovvenzionati ai sensi del presente decreto nel campo del teatro. Infine uno dei componenti del Consiglio di amministrazione del teatro e il presidente del Collegio dei revisori saranno designati dal Ministro competente in materia di spettacolo dal vivo e la composizione del Consiglio di amministrazione del teatro deve tener conto delle disposizioni in materia di parità di genere nell’accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società, così come previsto dalla legge nazionale 12 luglio 2011, n. 120.

Grazie a questi adeguamenti statutari, l’Associazione Ente Autonomo del Teatro Stabile di Genova, avrà la possibilità di presentare domanda per il riconoscimento di “Teatro Nazionale”.