Bilancio 2015, Melgrati: Forza Italia vota contro il fallimento dei 10 anni di Burlando

Il Gruppo di Forza Italia questa mattina ha espresso voto contrario alla Marco Melgrati B1 00finanziaria collegata al Bilancio di previsione del 2015 che verrà votato oggi pomeriggio e che avrà comunque il voto contrario. Il Capogruppo di Forza Italia è intervenuto nella discussione e ha duramente contestato le relazioni di Burlando e Rossetti: “la premessa di Burlando sui massimi sistemi e sul sesso degli angeli sono discorsi utili solo a sviare la discussione sui fallimenti del suo ciclo amministrativo durato purtroppo dieci anni. Dieci anni in cui abbiamo assistito al costante impoverimento del tessuto sociale, economico e sanitario della nostra regione. Dal Turismo il cui assessore è senza portafoglio, evidente dimostrazione di quanto poco peso ha questo settore che rappresenta la prima industria della Liguria, ai Trasporti, dall’edilizia allo sviluppo del nostro tessuto socio economico, dai servizi pubblici, tra cui da sottolineare il disastro del ciclo dei rifiuti, alla Sanità, dalla situazione di dissesto idrogeologico della Liguria alla condizione dei depuratori e delle Infrastrutture, dove continuiamo ad essere sotto infrazione da parte dell’Europa, il bilancio è totalmente negativo”.

Melgrati entra nel merito e continua: “per quanto riguarda il Turismo basti pensare alla difficile situazione degli operatori balneari sui quali pesa la spada di damocle della Direttiva Bolkestein, rispetto all’applicazione della quale nessuno si è mai impegnato per attutirne gli effetti pratici e le ricadute pesantissime che avrà sui tanti operatori della Liguria. Nel settore Edile la situazione è peggiore di quella prospettata dagli andamenti nazionali, migliaia di aziende liguri chiuse e persi solo nel 2014 2770 posti di lavoro. In questo senso l’immobilismo sulla realizzazione delle Infrastrutture in Liguria, tanto necessarie ma che procedono a rilento, vedi Gronda, Terzo Valico, raddoppio ferroviario del Ponente ligure, ribaltamento a mare tutte opere ferme al palo, aggrava la situazione quando invece avrebbero potuto essere una boccata di ossigeno anche per il settore edile e per tanti lavoratori che da anni non riescono a trovare un impiego”.

Spiega ancora il consigliere regionale di Forza Italia: “tutta la filiera dei servizi pubblici è pessima: Trasporto Pubblico, gestione dei Ciclo delle Acque con relativa situazione del sistema di depurazione, chiusura del ciclo dei rifiuti, in Liguria continuiamo a smaltire i rifiuti in discarica vedi Scarpino. In questo senso siamo l’ultima regione del Nord e fra le peggio messe in tutta Italia. Non solo tariffe elevatissime a carico dei cittadini, ma anche, per quanto riguarda la situazione delle società pubbliche che erogano questi servizi, non si è messi meglio: da Amt, ad Acam, l’analisi è pesantissima, milioni di euro di debiti a fronte di servizi scadenti”.

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“Infine – prosegue Melgrati – la condizione critica della Sanità, che rappresenta l’80% del bilancio della Regione. In questi anni di Giunta Burlando non si è risanato il buco, non si sono risolte, anzi la situazione è peggiorata con il depauperamento del patrimonio immobiliare, le questioni legate alle liste d’attesa ed alla fuga dei pazienti fuori regioni, abbiamo speso 60 milioni di euro di prestazioni sanitarie per cittadini liguri che sono andati a farsi curare fuori regione. La chiusura di Ospedali sui territori, senza che venissero realizzati i 5 promessi, rispetto ai quali non vi sono né soldi né progetti, l’eliminazione di reparti e strutture, la carenza di personale, e il mancato potenziamento della rete territoriale hanno provocato solo disagi per i pazienti. Ma ancora il depotenziamento di quei reparti e strutture sanitarie fiori all’occhiello della sanità dei territori: mi riferisco ad esempio al savonese con la razionalizzazione dei reparti, vedi Santa Corona, la chiusura dei Pronto Soccorsi, inattività delle Sale operatorie e rischio di perdita per il Santa Corona della qualifica di Dea di II livello a causa dell’inattività di questa amministrazione regionale anche a seguito dell’emanazione dei parametri nazionali sui bacini di utenza”.

“Senza parlare poi di Welfare, la disoccupazione, soprattutto quella giovanile oggi al 43%, di Urbanistica, di leggi capestro, spesso anche impugnate dal Governo, e della situazione negativa di quelli che avrebbero dovuto essere i grandi temi della nostra regione per il rilancio della Liguria e mi riferisco al progetto degli Erzelli, allo sviluppo dell’IIT che di fatto questa gestione Burlando non è stata in grado di sviluppare e promuovere e di sfruttare come volano dell’economica e dello sviluppo della nostra regione. Insomma stiamo parlando di 10 anni fallimentari che in un contesto di recessione europea e nazionale hanno fatto della Liguria, tra i territori più “anziani” del mondo, la regione fanalino di coda del nostro Paese”, conclude Marco Melgrati.