Presentata l’attività della Scuola di ceramica di Albisola

Tanta gente e grande interesse per la presentazione dell’attività della Scuola Presentazione Scuola ceramica di Albisoladi ceramica di Albisola, la cui gestione dalle scorse settimane è affidata all’Ats (Associazione temporanea di scopo) “U vascellu”, che riunisce sei diversi soggetti, l’Associazione Ceramisti Albisola (capofila), Adso Savona, l’Asilo Balbi, la cooperativa Synkronia, l’Associazione Macachi Lab e il centro di formazione “The Old School”. Il presidente dei Ceramisti e dell’Ats, Tino Canepa, ha messo in evidenza come, “a fronte di un impegno di più di 40 anni di Associazione ceramisti e dopo un quadriennio di gestione della Scuola di ceramica, la nuova squadra sia un ottimo mix di esperienze diverse, grazie alle quali sono convintissimo che la Scuola non potrà che crescere. Non ci nascondiamo: l’obiettivo è quello di un rilancio della ceramica di Albisola, utilizzando in pieno a professionalità dei nostri ceramisti e l’entusiasmo dei nuovi partner”. Canepa ha poi spiegato che cos’è il “vascellu” che dà il nome all’Ats: “È una specie di remo che serve per amalgamare i materiali che consentono di maiolicare la ceramica”.
L’assessore alla Cultura di Albisola Superiore, Giovanna Rolandi, si è detta convinta che la presenza nell’Ats che gestisce la Scuola di ceramica di diverse anime, consentirà “di arricchire fortemente l’operatività, le finalità e gli obiettivi, nonché le fasce dei destinatari”. “Noi saremo al fianco dei nuovi gestori – ha aggiunto – per fornire la migliore offerta alla Scuola, ai residenti, ai turisti, alle botteghe e alle organizzazioni del territorio”. Salvatore Clemente, consigliere delegato all’artigianato, conta sulla collaborazione della Scuola e dei ceramisti per portare avanti iniziative “che mettano nel giusto rilievo le molte eccellenze di Albisola”. E per passare subito ai fatti, ha annunciato che nelle prossime settimane nel nuovissimo spazio museale della galleria di Capo Torre, saranno in mostra a braccetto ceramica e vino novello.
Dopo la presentazione dei singoli protagonisti dell’Ats , Lea Gobbi ha illustrato a grandi linee i progetti del gruppo di lavoro che si è appena insediato e che toccano lavoro, formazione, didattica, attività sociale, hobbismo, turismo scolastico e sociale, mostre, convegni, spazi riservati agli artisti e comunicazione. In particolare, ha spiegato che ”si punterà a una formazione estremamente qualificata che porti, attraverso tutte le tappe previste e il dialogo costante con le altre città della ceramica italiane, a far sì che il corsista possa ottenere un diploma spendibile non solo in zona, ma in tutta Italia, con la concreta possibilità di scambi culturali e professionali con altri poli ceramici”. “L’obiettivo non è quello di creare “un torniante” ma “il torniante” – ha ulteriormente chiarito Lea Gobbi – con un titolo che l’interessato possa far valere dovunque si creino occasioni di lavoro”.
Infine, per dare ulteriore concretezza all’appuntamento, sono state presentate tre iniziative già ai nastri di partenza: il progetto relativo alle gite scolastiche ad Albisola “città della ceramica”, con le prime prenotazioni, i tre classici corsi della Scuola (modellato, decoro e tornio) che inizieranno la prossima settimana, più un quarto corso, intitolato “Mi faccio il presepe”, per il quale sono in corso le iscrizioni.

*Nella foto: da sin. Enrico Frumento, Vilder Vanz, Lea Gobbi, Giulio Carlini, Marcello Mannuzza, Nanni Basso, Ernesto Canepa, responsabili delle Associazioni che partecipano all’Ats; Giovanna Rolandi e Salvatore Clemente, rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Albisola Superiore; in primo piano “u vascellu” a forma di remo, da cui l’Ats che gestisce la Scuola di ceramica prende il nome