Falstaff chiude la stagione lirica autunnale dell’Opera Giocosa

di Laura Sergi – Savona. L’ultimo appuntamento 2014 con l’Opera IIAtto_AliceFord(E.Buratto)_Falstaff (K.Manolov)8606Giocosa si terrà domenica prossima al teatro Chiabrera: il pomeriggio del 9 novembre (ore 15.15), infatti, ci sarà la commedia lirica di Giuseppe Verdi: ‘Falstaff’, celeberrimo titolo in tre atti su libretto di Arrigo Boito, tratto da ‘Le allegre comari di Windsor’ ed ‘Enrico IV’ di William Shakespeare. La prima risale al 9 febbraio del 1893 alla Scala di Milano (il Cigno di Busseto aveva 80 anni), e fu un grandissimo trionfo, nonostante le perplessità che accompagnarono questo debutto. Viene considerata come la prima opera buffa del Cigno di Busseto (visto che non fa testo quel lavoro giovanile poco apprezzato: ‘Un giorno di regno’). Fu anche l’ultimo lavoro del celebre compositore.
La trama inizia in un’osteria, dove Sir John Falstaff è accusato dal dottor Caius di averlo fatto bere per depredarlo. Lui liquida la questione in breve: ha ben altro per la testa, perché gli servono soldi. Ha appena scritto due lettere d’amore, uguali, a due donne differenti, sperando di conquistare il loro cuore e, di conseguenza, la borsa dei rispettivi congiunti. Ma è una giornata no: i suoi due servi si rifiutano di consegnare le missive, per motivi d’onore. Vengono licenziati e l’incombenza passa al paggio. Volete che Meg Page e Alice non si incontrino per puro caso e non confrontino le lettere ricevute? E che, a loro volta, non meditino di burlarsi di quell’essere borioso che si finge innamorato? A complicare ulteriormente le cose, la figlia di Alice, Nannetta, è promessa a Cajus ma ama, riamata, Fenton. E i due ex servi di Falstaff, Bardolfo e Pistola, hanno promesso di fargli scontare il loro licenziamento, pertanto hanno appena svelato ciò che gli passa per la mente a chi di dovere…
L’atto più bello sarà indubbiamente il terzo, ambientato nel parco di Windsor, sotto la quercia di Herne, dove la tradizione vuole che si incontrino creature fantastiche. Qui c’è l’ultimo appuntamento con Alice, quando tutto sembra perduto. Ma è una trappola: tutti gli abitanti del luogo sono informati della burla e si travestiranno da folletti e da spiriti, da diavoli e da elfi, e impersoneranno anche quelle fate che non vanno mai guardate in faccia!
Coproduzione a sei sigle per questo nuovo allestimento: Ravenna Festival, Teatro Alighieri Ravenna, Teatro del Giglio Lucca, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, oltre al nostro Teatro di Tradizione.
Sul palco: Kiril Manolov sarà il protagonista, Francesco Landolfi ‘Ford’, Alessandro Scotto Di Luzio ‘Fenton’, Giorgio Trucco ‘Cajus’, Matteo Falcier il servo Bardolfo, Graziano Dalla Valle il servo Pistola, Eleonora Buratto ‘Alice Ford’, Damiana Mizzi la figlia Nannetta, Isabel De Paoli l’amica ‘Quickly’, Anna Malavasi ‘Meg Page’, Ivano Merlo l’oste, Michael D’Adamio il paggio Robin. Regia e ideazione scenica di Cristina Mazzavillani Muti. Il Maestro Nicola Paszkowsky dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza sarà diretto dal Maestro Corrado Casati.
Biglietti a prezzo ridotto, per questo titolo, anche per gli abbonati al teatro della Corte di Genova, visto che dall’11 al 16 novembre, al teatro Stabile, ci sarà: ‘Falstaff – Da Enrico IV a Enrico V’, con il regista Andrea De Rosa e Giuseppe Battiston.
Ricordiamo il last minute, che si attiverà mezz’ora prima dell’inizio dell’evento, per i posti disponibili e non prenotati. Info: 019 8485974 (nella foto, Buratto e Manolov nel II atto).