Postumi d’alluvione: continuano gli equivoci contro l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure

«La triste vicenda di ieri – le bandiere a lutto – è solo l’ultimo esempio di sedeArpalbandiereluttouna serie di interpretazioni forzose atte a screditare agli occhi dell’opinione pubblica il ruolo di un ente che garantisce molteplici servizi alla collettività». le precisazioni arrivano dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure: «La sede Arpal – prosegue la nota – è in via Bombrini 8, a Genova Sampierdarena, dove le bandiere sono state ovviamente abbassate; in viale Brigate 2 abbiamo alcuni uffici, ma siamo inquilini di poche stanze in un palazzo di diversi piani, che ospita molti altri soggetti. Non ne curiamo la gestione. Le previsioni Arpal dell’8 e 9 ottobre parlano di temporali forti, organizzati e persistenti, e delle conseguenze attese; i messaggi di aggiornamento in corso di evento, invece, riportano solo dati osservati, quello che è appena successo, e l’evoluzione a brevissimo termine».
«Il momento è molto difficile, ma continuare a far leva sulla scarsa conoscenza di procedure e strumentalizzare le informazioni fomenta la giusta collera di chi ha perso tutto, indirizzandola su chi ha la sola “colpa” di lavorare con competenza e professionalità per l’Agenzia, rasentando il rischio di arrivare a temere per l’incolumità fisica di tutti i tecnici Arpal. Si sta minando la credibilità di chi, a supporto di Enti e Procure, al servizio dei cittadini, ogni giorno è impegnato in attività di controllo dai campi elettromagnetici alle sorgenti radioattive, dalle discariche all’acqua, dalle analisi di laboratorio su alimenti e qualità ambientale all’aria e ai pollini, dalla biodiversità alle verifiche impiantistiche, dai monitoraggi di tutte le matrici ambientali alla gestione delle corrispondenti banche dati regionali. Insomma, di chi lavora quotidianamente a garanzia di ciò che beviamo, mangiamo e respiriamo», conclude la nota dell’Arpal.

* Nella foto: la sede Arpal ieri con le bandiere abbassate in segno di lutto