‘Suor Angelica’ di Puccini, venerdì al Chiabrera di Savona, inaugurerà la stagione autunnale dell’Opera Giocosa

di Laura Sergi – Sarà ‘Suor Angelica’ di Giacomo Puccini, al teatro Maestro Giovanni Di StefanoChiabrera il 10 ottobre, la prima opera in calendario nella stagione autunnale dell’Opera Giocosa.
Un atto unico toccante, su libretto di Giovacchino Forzano, che ebbe la sua prima rappresentazione al Metropolitan di New York, il 14 dicembre 1918. Un progetto che evidenzia la continuità della collaborazione con il Conservatorio di musica Puccini della Spezia, visto che il cast sarà formato dagli studenti dei corsi di secondo livello. La regia sarà a cura di Luca Ferraris, Orchestra e Coro sempre del Conservatorio di musica della Spezia, maestro direttore Giovanni Di Stefano (nella foto), direttore del Coro Luca Stornello.
Siamo alla fine del XVII secolo, in un monastero. Suor Angelica, di famiglia aristocratica, vive qui da sette anni, da quando è diventata suora per espiare un peccato d’amore: ha avuto un figlio che, però, le venne strappato alla nascita. Oggi dichiara di non aver desideri, ma non è vero: vorrebbe tanto sapere qualcosa sulla sorte del suo bambino, che ha potuto baciare una sola volta. Una ricca berlina parcheggiata fuori dal parlatorio mette tutte le monache in agitazione, soprattutto Suor Angelica che si rifugia in un angolo. Ognuna spera che la visita la riguardi, ma Suor Genovieffa invita tutte a sperare che la campanella suoni per Angelica. (‘noi preghiam la Stella delle Stelle che la visita, adesso, sia per voi’).
Così sarà, però la vecchia zia Principessa non è venuta a trovarla animata da buone intenzioni, ma solo per comunicarle che la sorella minore sta per sposarsi, e lei deve firmare una carta per la divisione del patrimonio: non ha scordato affatto, la vecchia zia, il disonore che ha gettato su tutta la famiglia e tutte le sere prega che lei possa espiare il suo peccato (‘per voi serbata ho una parola sola: espiare! Espiare!…’). Alle richieste di Angelica, l’aristocratica risponde implacabilmente e solo prima di uscire le rivelerà che il piccolo è deceduto per un male incurabile.
Angelica cede alla disperazione (‘Senza mamma, bimbo, tu sei morto!’). Pratica di erbe, si prepara un decotto velenoso per dire addio alla vita e lo beve. Poi ha un attimo di lucidità: ha compiuto un gesto contro il volere di Dio! Sta per morire con questo orrore nel cuore, quando sente il coro degli Angeli (‘O gloriosa virginum, Sublimis inter sidera’) che implorano la Madonna. Pochi istanti e La vede, e vede pure il bimbo che c’è con Lei, e che ora la raggiunge…
Nuova produzione e nuovo allestimento del nostro Teatro di Tradizione. Alle 11 spettacolo per le scuole, alle 18.30 per il pubblico. Info: www.operagiocosa.it