Gerardo Campidonico: commemorazione del marinaio sindacalista savonese

“Ascoltate dialogando senza aver paura di sbagliare, perché chi fa può Gerardo Campidonicoanche sbagliare, ma chi non fa sbaglia e basta”. È nel segno degli insegnamenti che seppe incarnare lungo tutta la sua vita che, domani mattina alle 11, verrà ricordato Gerardo Campidonico. Nella sede del Gruppo Ormeggiatori del Porto di Savona (arenile Santa Lucia) questa rara figura di marinaio, sindacalista e dirigente operaio verrà commemorata sottolineandone l’importanza non soltanto a livello locale ma anche nazionale venuta a mancare il 13 giugno scorso.

Campidonico è stato infatti uno degli ispiratori e padri nobili dell’Angopi. L’associazione nazionale gruppo ormeggiatori e barcaioli italiani – di cui fu pure presidente nel 1988 e che oggi sarà rappresentata dai massimi vertici nazionali, in primis il presidente Cesare Guidi – seppe infatti non soltanto dare dignità ad una categoria di lavoratori tutt’oggi essenziale per la vita dei nostri porti. Come attesteranno pure le opere dell’artista e amico Walter Morando che verranno esposte per l’occasione, Campidonico riuscì a trasferire tutta la propria esperienza esistenziale in una missione di valori etici applicati alla pratica quotidiana del lavoro.

Il marinaio autodidatta che, trasferitosi a Savona nel 1942 ad appena 12 anni, trovò nel mare la sua dimensione di vita, seppe forgiare i valori della propria vita nel solco della democrazia e della libertà. Due direttrici che lo fecero essere sempre riconoscente a chi sacrificò la propria esistenza nella lotta contro il nazifascismo e lo segnarono nell’apertura verso i diritti dei lavoratori e dei più deboli. Un impegno che il ragazzo venuto da Monteargentario dimostrò ancora più forte alla guida dell’Angopi.

Advertisements

Quando, il 18 giugno del 1988, la corte di Giustizia delle Comunità Europee, riconobbe la legittimità della disciplina italiana relativa al servizio di ormeggio, gran merito di un simile riconoscimento va data a lui. Libertà, solidarietà e democrazia furono per tutta la vita le inseparabili compagne di viaggio di un uomo che seppe trovare nel mare l’insegnante e l’alleato ideale per trasmettere i valori che hanno reso Gerardo Campidonico una figura difficilmente sostituibile pure per la sua lungimiranza. Di certo, sulle onde del suo amato mare e tra le banchine dei porti, il suo nome resterà per sempre un esempio.