Carburanti a prezzi calmierati, Rixi: “Maggiore autonomia alle Regioni”

«In questi giorni di dibattito acceso a Roma sulla riforma del Senato e del Edoardo Rixi 1G00Titolo V sull’autonomia delle Regioni sembra paradossale discutere sulla preclusione, da parte delle Regioni stesse, di poter decidere se applicare o meno degli sconti sui prezzi del carburante nelle zone confinanti con altri Paesi Ue. L’ennersima ingerenza assurda dello Stato che penalizza le nostre imprese e le nostre famiglie che hanno la “sfortuna” di abitare e operare in zone di frontiera, dove è più forte la concorrenza estera». Questo il commento di Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord, che ha presentato questa mattina un’interrogazione urgente all’assessore al Bilancio Rossetti “per sapere se sia intenzione di Regione Liguria prevedere una ‘zona a prezzi calmierati’ per il carburante fornito dalle stazioni di servizio, punti vendita presenti da Bordighera fino al confine di Stato, anche attraverso eventuali interventi legislativi di carattere regionale e nazionale”.

«È nota l’abitudine, del tutto comprensibile, degli abitanti nella zona di confine di andare in Francia a fare il pieno di carburante per poter risparmiare alcune decine di euro – spiega Rixi – una pratica quasi obbligata che implica disagi, maggiore inquinamento nella zona e ulteriore depauperamento delle attività dell’estremo Ponente ligure».

«Siamo consapevoli del divieto, assurdo, per le Regioni di confine con Paesi Ue – unica eccezione è la “frontaliera” Lombardia che ha la fortuna di confinare con la Svizzera, nazione extra Ue – di poter individuare zone “franche” per i carburanti laddove si sia in presenza, a pochi chilometri, con realtà fortemente concorrenziali. Tuttavia pensiamo che la Regione Liguria potrebbe, insieme alle altre Regioni che subiscono questo inutile regolamento statale come il Friuli e il Piemonte, attuare un forte pressing sul governo affinché sani questo gap economico subito dalle zone di frontiera.  Inoltre, esiste già un provvedimento alla portata immediata dell’ente di piazza De Ferrari, che evidentemente non ha la volontà politica di adottarlo: liberare dalle accise per i danni alluvionali la zona da Bordighera fino al confine di Stato».

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«Purtroppo, quello che è riuscita a fare fino a oggi questa Regione è stato solo riproporre, anche per il 2014, l’aumento dell’aliquota sull’imposta regionale sulla benzina, già prevista da una legge regionale del 2011. Un provvedimento questo che ha contribuito a mettere in crisi gli incassi dei gestori degli impianti di distribuzione dell’estremo Ponente ligure e a incentivare l’esodo di carovane di autisti liguri oltre confine per i rifornimenti di carburante, ad esempio da Ventimiglia o a Mentone».