Savona: cordoglio per la morte di Francesco Noberasco, commendatore dell’ordine di San Silvestro Papa

«È con grande dolore che scrivo queste righe per il “Priore Emerito” Francesco NoberascoFrancesco Noberasco, nato a Savona ottantatrè anni fa». È il cordoglio espresso per voce di Renato Italo de Feo. «Appassionato cultore della storia locale, figlio d’arte, suo padre Filippo, noto studioso di cultura popolare, lasciò numerosi scritti. Durante la sua esistenza, dedicò gran parte del tempo alla ricerca storica e alla conservazione di notizie riguardanti la sua famiglia e la sua Savona. Fu sempre per tutti un’inesauribile fonte di informazioni, stimatissimo maestro elementare in tempi in cui a scuola si faceva cultura, aveva segnato la strada di come appunto la scuola possa essere il formato di una nuova società».

«Lottò per dimostrare la sua affidabilità a costituire il Priorato Diocesano delle Confraternite nel quale profuse tutto l’entusiasmo sia al tempo della costituzione che durante gli anni successivi. Riconosciamogli la grande capacità nel dar vita per più di mezzo secolo, con costante presenza a tutti gli eventi nella Confraternita dei Santi Agostino e Monica con sede presso la storica chiesa di S. Lucia, sua giornaliera dimora, come lo fu un tempo per il poeta Gabriello Chiabrera che la chiamò “Siracusa”. Amava definirsi “maestro elementare” senza accampare false grandezze, nonostante le origini da antica famiglia savonese, riusciva con semplicità a trasmettere ad altri il significato etimologico di Confratello. Era in lui innata la sensibilità di fervente cristiano. L’onestà morale e intellettuale, oggi luoghi comuni e poco lusinghieri, furono doti sempre da tutti riconosciutigli distinguendolo tra gli uomini».

«Vero signore, onesto e generoso, ma soprattutto convinto e fervente cristiano, ha lasciato un vuoto incolmabile in famiglia e in quanti ebbero modo di conoscerlo. L’unanime cordoglio che accomuna tutti i confratelli si affianca al dolore dei parenti. Aveva innato il senso della “fratellanza”, spesso non tenuta in considerazione da chi, in passato, ha rivolto critiche a queste associazioni. Per Noberasco fratellanza significava non conoscere distinzione di ceto sociale e di cultura, che vede insieme giovani e adulti, con un ruolo specifico e con pratica devozionale al Credo, con visite agli infermi e nel porgere la mano ai bisognosi. Caro Franco, resterai sempre nei nostri cuori. Ai tuoi famigliari vada l’abbraccio di tutti i Confratelli, ai quali chiediamo una prece per la tua anima, che al cospetto di Dio, oggi, ha bisogno delle nostre preghiere. Gli uomini daranno riconoscimento alla tua generosità d’intenti».

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