di Alfredo Sgarlato – Il cinema francese ha sempre avuto un occhio di riguardo per l’adolescenza, a partire dal capolavoro “Zero in condotta” di Jean Vigo, passando per Francois Truffaut, fino ai recenti, ottimi, “Stella” di Silvie Verheyde o “17 ragazze” di Delphine e Muriel Coulin.
Celine Sciamma, classe 1980, ha dedicato alle tematiche adolescenziali tutti e tre i film che ha scritto e diretto, di cui in Italia è arrivato solo il secondo “Tomboy”, che potremmo tradurre “maschiaccio”. Laure, dieci anni, in un momento difficile per la sua famiglia, cambia città e scuola. Decide di farsi passare per ragazzo con la complicità della sorellina. Nasceranno complicazioni…
Se vi aspettate tematiche morbose siete fuori strada: è film allegro e giocoso come i personaggi che descrive. Lo stile non è molto curato, va detto, inserendosi in quella deplorevole tendenza che insegue un realismo eccessivo, ma a differenza di altri film del filone perversioni e violenze ci sono risparmiate. Bel film, e un plauso al canale laeffe (numero 50) che trasmette molto cinema francese inedito o poco visto in sala.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato