Cisano: nuova Giunta da modificare per mancato rispetto del principio di pari opportunità?

di Francesco Canobbio – Dopo l’elezione del nuovo sindaco di Cisano IMG_4550 (600x800)sul Neva, Massimo Niero (nella foto), ieri sera si è svolto il primo consiglio Comunale. Assemblea destinata al disbrigo delle formalità di legge del dopo voto.

Bisogna però sottolineare l’intervento di Agostino Morchio, capogruppo d’opposizione della lista civica Facciamo Cisano, che ha chiesto al segretario Marino di verbalizzare il suo intervento riguardante la composizione della nuova Giunta.

In particolare Morchio ha chiesto di valutare la legittimità della nomina dei due assessori, ambedue uomini, che ha determinato così l’esclusione della componente femminile all’interno dell’esecutivo locale. Secondo Morchio tale scelta si porrebbe in contrasto con l’attuale sistema giuridico Italiano.

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L’art. 51 della Costituzione in effetti sancisce che “tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”.

L’art. 46 del Testo Unico degli Enti Locali precisa al comma 2 che “il sindaco nomina nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi”.

Sulla questione si è espressa positivamente anche la Giurisprudenza Amministrativa Tar del Lazio n.6673/2011 e Tar Sardegna 84/2013. Quest’ultima, che ha riguardato un Comune con poco più di 1.500 abitanti, ad esempio richiama le norme del codice delle pari opportunità e del testo unico degli enti locali, come l’art. 6 del TUEL la quale precisa ,al comma 3, che “gli Statuti comunali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi di legge e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte…” (http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2013/03/Sentenza-tar-sardegna.pdf)

I Giudici Amministrativi hanno evidenziato, inoltre, che per escludere la componente femminile è necessario lo svolgimento di un’attività istruttoria che determini l’assenza, sia in consiglio che tra i cittadini, delle professionalità richieste dal ruolo di assessore.

Sembra proprio che anche nei Comuni più piccoli debba essere rispettata la parità di genere, diventata ormai principio Costituzionale, vedremo nei prossimi giorni come evolverà la questione nella vicina Cisano.