Albenga-l’Associazione Culturale Teatro Ingaunia: noi abbiamo salvato il cinema Ambra, la Guarnieri si prende meriti che non ha

ambradi Mary Caridi – Scoppia la polemica sulle affermazioni riportate nell’opuscolo elettorale della candidata Rosy Guarnieri che a pag. 16  afferma  di avere salvato il cinema Ambra dalla chiusura, ma  l’Ente gestore del teatro non ci sta: “In riferimento a quanto riportato a pagina 16 del Programma elettorale del Candidato Sindaco uscente, (Rosy Guarnieri) ove si parla di Turismo e Cultura, e, più precisamente al punto 3, “Cinema Teatro Ambra”, in cui si asserisce che l’Amministrazione uscente avrebbe avuto un “ruolo da protagonista” nel salvataggio del Teatro albenganese ed avrebbe incrementato la partecipazione e, “di concerto con la gestione”, scelto la figura del Direttore Artistico il quale “dovrebbe” rispondere a “tutti i soggetti partecipanti”(???)” – afferma , l’Associazione Culturale Teatro Ingaunia, Ente gestore del Teatro Ambra di Albenga – e precisa: “premesso che  l’associazione non ha assolutamente intenzione di entrare nei meriti politici della campagna elettorale, ma, per puro e sano onor del vero, dichiara quanto segue: L’Associazione Culturale Teatro ingaunia ha rilevato la gestione del Teatro Ambra stipulando un contratto privato d’affitto con la proprietà e liquidando con atto notarile la gestione uscente”.

“La figura del Direttore Artistico del Teatro è stata scelta e votata all’interno dell’Associazione stessa e deve rispondere solo ed esclusivamente alla Teatro Ingaunia che paga l’affitto del Teatro.  Il Teatro Ambra non ha chiuso i battenti solo grazie all’Ass.ne Teatro Ingaunia  che rilevando l’attività si è fatta carico della conduzione del Teatro. Il Comune elargisce un contributo, per il quale tra l’altro ha in contropartita l’utilizzo gratuito della sala, ma al  lordo dei costi ed erogato in parte a consuntivo nell’anno successivo a quello dell’utilizzo.   La Teatro Ingaunia deve, inoltre, concedere la sala, sempre per accordi con il comune, ad istituti scolastici a prezzi convenzionati che non coprono neppure i costi”.

Le puntualizzazioni dell’associazione si rendono necessarie, affinché anche il Cinema Ambra non debba essere tirato per la giacchetta in campagna elettorale o strumentalizzato per fini che nulla hanno a che vedere con la cultura.

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 Prosegue: “L’Associazione Culturale Teatro Ingaunia non vorrebbe che i sacrifici fatti dai nostri soci possano essere utilizzati per scopi che non siano prettamente legati ad interessi culturali o sociali. È, infatti, solo grazie  agli sforzi ed ai sacrifici dei soci dell’associazione che si occupano dell’amministrazione, delle pulizie della sala, della gestione della biglietteria e della partecipazione agli eventi organizzati dall’associazione se si riesce a far quadrare i bilanci ed è stata scongiurata la chiusura del teatro e non certo grazie alle esternazioni gratuite di chi si vuole arbitrariamente fregiare di meriti che non ha”, chiosa. Ed ecco che non solo l’amministrazione uscente vuole prendersi meriti che non avrebbe – a detta dei gestori – ma risulterebbe inadempiente.

Continua il gestore dell’Ambra: “L’Associazione si ritrova ad oggi creditrice di due Fatture insolute, ereditate dalla precedente Amministrazione (Agosto 2012/Luglio 2013) di cui abbiamo richiesto il saldo, per il quale abbiamo  ricevuto risposta negativa pur vantandone il diritto legale, e, si è vista, inoltre ridurre drasticamente il contributo per la Rassegna Teatrale che vantava fino alla scorsa edizione l’importante numero di 210 abbonati”; e conclude con un gesto distensivo l’associazione: ” tutto quanto scritto e dichiarato per onore della verità ci trova pronti e disponibili, in ogni momento, ad un confronto pubblico nella sede del Nostro Amato Teatro Ambra”.