Primo faccia a faccia con i candidati a Primocanale senza scintille (con fotogallery)

DSC03493 (800x450)di Mary Caridi – Ieri sera in un  San Carlo affollato e con tante persone restate fuori per ragioni di sicurezza (la sala ha una bassa capienza), è andato in onda e sarà trasmesso da oggi su Primocanale, il primo faccia a faccia tra i candidati a sindaco. Cinque i presenti e un assente – il rappresentante del movimento 5 stelle –  che ha dato infatti forfait, e in modo provocatorio per alcuni minuti, al suo posto,  nella sedia vuota c’erano maglietta e cappellino meetup.  La “cittadina” Silvana Ansaldo – candidata M5S al Consiglio comunale – ha motivato l’assenza di Ivano Corallo dall’incontro (NdR: vedi Corsara 5-5-2014).

Incontro  tutto sommato equilibrato e condotto in modo imparziale e impeccabile dal giornalista, anche se molti presenti si sono chiesti su quale basi o consigli siano stati scelti coloro che hanno posto le domande ai candidati. Bene Stefano Mentil, un tecnico, e Ardoino a nome della Croce Bianca, insolita la scelta dei  I Fieui dei Caruggi; e  perchè mai Calleri di Coldiretti sì e Mastroianni della CIA no? Scelte editoriali o qualche rinuncia?

I candidati erano tesi e concentrati e le domande contingentate dai minuti che scorrevano inesorabili. Le risposte, a volte, risultavano  poco incisive – per via del poco tempo – ma Albenga ha avuto modo di capire, più che i programmi, almeno le personalità di coloro che aspirano alla carica di Primo Cittadino.

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Esaminiamo le loro performance in ordine alfabetico.

Giorgio Cangiano: Tra i candidati è quello che non ha mai affrontato una campagna elettorale, neppure da consigliere comunale, e in un primo tempo era palpabile non solo l’emozione, ma anche un certo disagio per quel faro di telecamera che, da lì a pochi minuti, ne avrebbe ripreso ogni singola parola. Sarebbe capitato a qualunque cittadino che si fosse trovato – nel giro di due mesi – proiettato da una vita normale ad una pubblica. Poi, domanda dopo domanda, non solo ha iniziato a carburare, ma il tono si è fatto sempre più sicuro e le risposte chiare, e ha trasmesso una certezza: quel campo di battaglia,  di scontri  e di epurazioni continue degli ultimi tre anni, non è nelle sue corde. La sua sarà una Albenga laboriosa, unita e alla ricerca di risposte concrete alla crisi è la sua ricetta. Nessuna promessa, ma lavoro serio su temi concreti. Una buona performance e la testimonianza della sua fiducia nella squadra che lo sostiene.

Pier Giorgio Giraldi: A suo agio da subito, dopotutto è un veterano, e con continui riferimenti al fatto che lui è già stato sindaco per 10 anni ad Arnasco,  compiacendosi e lodandosi per i  risultati ottenuti. Mostrando certificato penale pulito, modello delle tasse, ha risposto alla richiesta di legalità ma il tono, via via, risultava autoincensante e a tratti un po’ fastidioso, da primo della classe. La performance televisiva tutto sommato è andata bene, è riuscito a convincere che ha preparazione; ma Albenga non è Arnasco e i tempi  – con il patto di stabilità – sono cambiati, gli ha ricordato la Guarnieri.

Rosy Guarnieri: A furia di dirle che appare  aggressiva e cattiva, ieri sera era un po’ sotto tono. Moderata e non all’attacco: rispondendo alle domande senza enfasi e in modo corretto, è apparsa abbastanza tranquilla e non ha cercato lo scontro a tutti i costi. Una Guarnieri, nelle risposte, abbastanza in linea con gli altri candidati, decisa però a riproporsi, ritenendo di aver subito un torto con la sua cacciata da palazzo. Tutto sommato nessuna scintilla, ma lei è risultata gradevole e non indisponente, come spesso le accade.

Davide Milani: Un po’ attore e un po’ politico. Lui si piace e si vedeva. A tratti enfatico e un po’ sopra le righe, ha piazzato, però,  alcuni “colpi” ad effetto televisivo. Dialogante con la telecamera – deve aver fatto e rifatto le prove davanti allo specchio – e in effetti in una buona performance, era presente un po’ di demagogia, quel pizzico di protagonismo che sarà piaciuto ai suoi sostenitori. In un dibattito televisivo un po’ di protagonismo ravviva la serata.

Massimiliano Nucera: seduto a fianco del manichino grillino, un po’ in ombra per l’imponente presenza scenica del conduttore della serata e il microfono o la sua voce un po’ bassa, ha snocciolato i dati della sua precedente esperienza amministrativa, promuovendo a pieni voti il proprio operato.  Tranquillo e a suo agio, ha mostrato che il non piegare la testa non è stato un capriccio, ma la volontà di provarci davvero a battere nel suo campo politico la Guarnieri e andare lui a un eventuale ballottaggio. Ha dato l’impressione di aspettarsi che Albenga gli dia fiducia.