Albenga, Ucai: per la Giornata dell’arte una mostra dedicata a Papa Francesco

di Claudio Almanzi – Verrà inaugurata sabato nella sede UCAI di piazza Papa Francescodei Leoni ad Albenga una mostra dedicata a Papa Francesco. Undici pannelli riproducenti il Pontefice e i suoi autori, libri sparsi in lingua spagnola e italiana e altri oggetti comporranno la singolare e interessante mostra, sul tema: Fratelli e sorelle, buona lettura. L’iniziativa, pensata e organizzata dagli artisti della sezione Ucai di Albenga-Imperia, è stata allestita con la collaborazione della biblioteca diocesana, rinnovata dal vescovo, Monsignor Mario Oliveri, con l’unificazione delle biblioteche del capitolo della cattedrale, del seminario e dell’istituto superiore di scienze religiose, sotto la direzione di Monsignor Giovanni Battista Gandolfo.

L’evento fa parte della manifestazione nazionale, indetta dall’Ucai per celebrare la “Giornata nazionale dell’arte”, a cui hanno aderito una trentina di sezioni Ucai, seminate in tutta Italia. A margine della mostra ci saranno altri eventi, fra questi: martedì, alle ore 18 e 30, nel salone degli Arazzi del Museo diocesano l’incontro con Monsignor Dario Edoardo Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano (Ctv) e docente di comunicazione sociale e filmologia nelle pontificie università di Roma. Tornando alla mostra, va detto che il messaggio tratto dai pannelli della rassegna, è molto chiaro: all’ ingordigia dell’avere, occorre sostituire la filosofia dell’essere. La tenerezza sostituisca l’egoismo; l’amore, l’odio; la serenità e la pace, la violenza e la guerra. “Ormai tutti hanno compreso – dicono gli organizzatori della mostra- come papa Bergoglio stia tracciando linee evangeliche, affidate alla semplicità del dire, attraverso la quale si confronta e si apre agli altri. La mostra presenta la letteratura come una esperienza di vita, con cui scrittori e poeti consegnano un prezioso contributo alla crescita umana”. Col leggere si acquista un carattere attivo e creativo, che, dice papa Francesco: “È dimensione di speranza”, perché “solamente nella narrazione si può fare discernimento, non nella esplicazione filosofica o teologica, nelle quali invece si può discutere”.

La mostra presenta le citazioni impiegate da papa Francesco nei discorsi e omelie dettate nel suo primo anno di pontificato. “Parla – ci ha anticipato monsignor Gandolfo- dei suoi rapporti con Jorge Luis Borges, della loro reciproca stima e di alte conversazioni, zeppe di fervore e di quel fiuto di ricerca, proprio del cristiano pronto a suggerire, più che l’originalità della poesia, la via di una fede punteggiata d’impronte anonime nella ricerca del volto di Cristo”. Papa Francesco non trascura le istanze cristiane di Joseph Malègue ed è interessato, fra gli altri, ad Alessandro Manzoni e Dostoevskij, John Ronald Reuel Tolkien e Leopoldo Marechal, Gilbert Keith Chesterton e Antonio Dal Masetto, Friedrich Holderlin e Nino Costa, poeta delle Langhe.

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“La mostra – conclude Giovanni Battista Gandolfo- si sforza di dare ospitalità alla letteratura nella sfera dell’arte e in quella formativa: ancora una volta infatti vale la pena di notare il cocente rapporto fra la letteratura e la teologia, che insieme costituiscono un qualificato bagaglio artistico, ma pure una qualità di contemplazioni, di moti interiori, di intuizioni, che abbina lo stupore al mistero e lo spirito alla fede”.