Terzo appuntamento con la serie di interviste “inusuali” de “La Nonna del Corsaro Nero”, Sandra Berriolo, ai sei candidati Sindaco ad Albenga: “ogni due giorni, leggerete un’intervista alla volta, ma naturalmente nessuno di loro sa ancora cosa hanno risposto gli altri: le interviste sono state infatti effettuate tra il 3 e il 10 aprile. Tutti e sei i candidati sono stati disponibili e simpatici; e tutto sommato credo che le risposte siano sincere… perché non davo loro tempo per pensare”…
Davide Milani (1970), candidato Sindaco della lista civica Alternativa per Albenga
– Come reagisci alle provocazioni? Pensando, cioè prima rimango in attesa per capire chi mi ha detto quella cosa e perché me l’ha detta
– Musica: Beatles o Rolling Stones? I Rolling per la grinta, la sfrenata voglia di vivere, il loro essere non troppo nei canoni. Ma ascolto volentieri di tutto. Da ragazzo son rimasto estasiato e affascinato dall’Opera ma anche dagli Iron Maiden, per cui dalla Classica all’Heavy Metal ora mi piace tutto.
– Topolino o Paperino? Paperino perché è simpatico quando parla; inoltre non è un eroe ma un tassello della nostra società. Topolino è veramente fantasia.
– Don Camillo o Peppone? Don Camillo: rappresenta un modo anche mio di approcciare gli altri. Alla fine è più comunista Don Camillo di Peppone.
– Totò o Buster Keaton? Totò perché è più latino; incarna in modo semplice quello che siamo, anche tristemente.
– Libri. Il primo che ricordo con piacere è “Il gabbiano” di J. Livingston: l’ho letto almeno tre volte. Mi da l’idea di riuscire a trovare la propria dimensione, cioè capire i tuoi obiettivi nella vita, sennò sei trascinato, a rimorchio. Attualmente leggo spaziando da Huxley a Pennac, cioè tutto ciò che è tra la narrativa inventata e la realtà.
-Film: a casa o al cinema? Preferisco il cinema perché sei in silenzio e lo schermo ti coinvolge completamente in quel che vuol raccontare l’autore.
– Il primo film che ti ha colpito? Un film di fantascienza: Blade runner; ho avuto coscienza della vecchiaia e della morte e quella frase “come lacrime nella pioggia” mi è sempre rimasta dentro.
– Genere preferito. I film italiani di impegno. Chi vorrei essere in un film? L’autore.
– Sport praticato in passato. L’arrampicata libera. E attualmente? Corro e basta,
– Che tipo di tifoso sei? Dato che non mi interesso di calcio non sono neppure tifoso.
– Cucina. Sono un bravissimo cuoco. Le mie specialità sono la pasta fatta in casa al nero di seppia, la buridda e il risotto alla marinara. Invito spesso gli amici e sto anche imparando a mettere a posto le cose man mano che procedo in modo da non lasciare una montagna di roba da ripulire.
– Se fossi un dolce, quale? La torta Sacher.
– Mare o montagna? Montagna perché là mi sembra di toccare veramente la natura.
– Viaggi. Non bisogna andare per forza lontano per fare delle belle esperienze; è bello conoscere la vita quotidiana e la cultura delle genti del posto.
– Lavori di casa. Se c’è bisogno non mi faccio problemi e do una mano. Piccole riparazioni? Lì sono bravo, mi son costruito mezza casa.
– Vino bianco o rosso? Bianco perché in genere lo preferisco frizzante.
– Stagione preferita. La primavera per i profumi e i colori… e anche le persone rivivono.
– Animali. Ho un meticcio preso al canile che è proprio speciale.
– Scuola: il primo giorno. Ero a Torino e l’immagine che mi resta di quel giorno sono i Carabinieri che arrestano due spacciatori di figurine con la colla all’LSD. Poi ho fatto le Medie in una sperimentale, dove ho imparato la convivenza con handicappati e chiunque altro, quindi l’umanità che dobbiamo esprimere
– Rapporti con la tecnologia? Ottimi, anche dato il mio lavoro.
– Programmi Tv. Ne guardo proprio poca.
– Mezzo di trasporto preferito? Sono un patito della moto, per la sensazione di libertà che dà.
– Cosa volevi fare da grande? L’astronauta, per esplorare e vedere cose nuove mai viste da altri.
– Cosa hai fatto che non avresti mai pensato. Di mettermi in discussione così tante volte; e anche di diventare così disponibile alla discussione perché prima ero “bianco o nero”, ma poi sono entrato nella condizione mentale di aver a cuore anche le esigenze degli altri.
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* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo