Il rapporto fra inquietudine e fuga è il tema della settima edizione della Festa dell’Inquietudine, che si terrà a Finale Ligure dal 15 al 18 maggio 2014.
Organizzata dal Circolo degli Inquieti, in collaborazione con il Comune di Finale Ligure, la Regione Liguria, la Provincia di Savona, la Fondazione De Mari e la Camera di Commercio di Savona, proporrà quattro giorni di incontri, dibattiti, concerti e spettacoli a ingresso libero. Si parlerà di fuga di cervelli e di capitali, di fuga da se stessi, da un luogo, da una relazione o dalle proprie responsabilità, di fuga nel sogno e dell’arte della fuga, perché “ogni fuga si coniuga con l’inquietudine e di essa è causa o conseguenza”, come spiega il Direttore culturale della Festa, Elio Ferraris.
L’edizione di quest’anno ha un alto profilo internazionale. La Festa ospiterà “inquieti” in fuga dai loro Paesi e chi li accoglie e celebrerà, contestualmente al dramma dell’esilio, il sublime nell’arte e nella musica. Il Premio Inquieto dell’Anno, arrivato alla diciassettesima edizione, sarà consegnato nel pomeriggio del 18 maggio al pianista Ramin Bahrami, dal 1987 profugo dall’Iran – Paese in cui morì il padre, rinchiuso in carcere per ragioni politiche – e stimato tra i massimi interpreti di Johann Sebastian Bach e delle sue Fughe. Nella premiazione sarà affiancata, al grande pianista esule, l’Isola di Lampedusa, territorio in cui gli abitanti hanno trasformato il disagio in accoglienza verso una umanità in fuga dai loro Paesi.
Commenta il Sindaco di Finale Ligure, Flaminio Richeri: “Terminare il mio mandato con una Festa dell’Inquietudine del livello di quanto il programma ci prospetta è per me motivo di grande orgoglio. Il legame creatosi tra il Circolo degli Inquieti e la Città di Finale Ligure continua a creare le premesse per eventi il cui spessore culturale ormai trascende le barriere nazionali, acquisendo, come quest’anno, un respiro decisamente internazionale. Ancora una volta, attraverso la presenza di ospiti illustri e conosciuti, Finale Ligure avrà modo di mettere in mostra le proprie bellezze divenendo sempre più meta degli Inquieti di tutto il mondo”.
Aggiunge l’Assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Finale Ligure, Nicola Viassolo: “Anche quest’anno si ripete la collaborazione fra la Festa dell’Inquietudine e il Liceo Issel, con i progetti curati dagli studenti e dai docenti sul tema della manifestazione. I ragazzi li presenteranno al pubblico dal 15 al 18 maggio, a conclusione del lavoro svolto durante l’anno scolastico. Questa iniziativa, oltre a evidenziare a ogni edizione gli aspetti didattici della Festa, dà agli studenti la possibilità di cimentarsi con argomenti diversi, sperimentando nuove metodologie di apprendimento”.
Molti i nomi del mondo della cultura, dello spettacolo, delle arti e della vita pubblica che per quattro giorni si alterneranno sul palco dell’Auditorium e nei chiostri di Santa Caterina a Finalborgo. Fra questi: Antonio Ricci, autore televisivo e Inquieto dell’anno 2002, e Paola Mastrocola, docente e scrittrice, vincitrice del Premio Campiello con il libro “Una barca nel bosco”.
Il dibattito di apertura sarà dedicato alla “Fuga nell’Arte, nella Filosofia e nella Scienza” e vedrà la partecipazione del pittore Ugo Nespolo, del genetista e neuroscienziato Edoardo Boncinelli e del filosofo Valerio Meattini.
Le tematiche internazionali legate al binomio Inquietudine e Fuga prenderanno il via con una tavola rotonda su Fernando Pessoa, alla quale parteciperanno Ines Pedrosa, direttrice di Casa Pessoa a Lisbona, Richard Zenith, tra i più autorevoli studiosi a livello internazionale dello scrittore portoghese, Roberto Francavilla, curatore del Secondo Libro dell’Inquietudine, e Valeria Tocco, docente di Letteratura portoghese e brasiliana all’Università di Pisa. L’incontro sarà preceduto dalla messa in scena de “Il Marinaio di Pessoa” per la regia di Dario Caruso.
Nel corso della Festa si parlerà anche degli italiani in Egitto – mondo dimenticato di un recente passato inquieto – con Ernesto Ferrero, direttore del Salone internazionale del Libro di Torino, e Marta Petricioli, Ordinario di Storia delle relazioni internazionali a Firenze.
Sul fronte delle tematiche internazionali, la Festa toccherà anche la Scandinavia con l’intervento di Gianna Chiesa Isnardi, docente e profonda conoscitrice del mondo culturale scandinavo, che parlerà del Senso dell’Inquietudine secondo la sensibilità nordica, con letture di poesie del Premio Nobel per la letteratura 2011, Tomas Tranströmer.
La mattina del 18 maggio sarà consegnata la seconda edizione del Premio Gallesio a una personalità che si è distinta nell’ambito naturalistico e botanico. Il Premio è un riconoscimento a un grande scienziato, Giorgio Gallesio, che nacque a Finalborgo nel 1772 ed è sepolto tra gli italiani illustri nel chiostro della Basilica di Santa Croce a Firenze. Gallesio è l’autore della “Pomona Italiana”, la prima e più importante raccolta di immagini e descrizioni di frutta e alberi fruttiferi realizzata in Italia. Nel 2013 il Premio era stato assegnato a Paolo Pejrone, architetto che ha disegnato parchi e giardini in tutto il mondo. Quest’anno sarà consegnato a Emanuela Rosa-Clot, direttrice del mensile “Gardenia”.
Al Premio Gallesio è collegata la seconda edizione di “Vini Inquieti”, rassegna vinicola nazionale di vini e vitigni rari, che si terrà nei giorni della Festa a Finalborgo. La rassegna è realizzata dalla Camera di Commercio di Savona e dal Comune di Finale Ligure con la collaborazione scientifica di Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) per ampliare i contenuti della Festa con un evento che lega cultura e coltura, celebra Giorgio Gallesio con un’iniziativa di qualità che riconduce alla sua Pomona Italiana e valorizza vini provenienti da vitigni sopravvissuti al tempo grazie a viticoltori “inquieti”.
La Festa proporrà anche una tavola rotonda su Norberto Bobbio, organizzata in collaborazione con il Centro Pannunzio di Torino in occasione del decennale della morte del grande filosofo, oltre a eventi curati dal Museo Archeologico del Finale e agli aperitivi psicologici e ai laboratori delle emozioni proposti da S.P.I.A. (Sentieri di Psicologia Integrata e Applicata).