di Mary Caridi – Prosegue il lavoro del Meet up Amici di Beppe Grillo di Albenga per individuare le persone che entreranno a far parte della lista nelle prossime elezioni comunali. Venerdì sera si sono svolte le comunitarie che – va precisato – hanno meccanismi di selezione differenti rispetto a quelli dei partiti. Partendo da un principio della partecipazione alle attività esistono tre livelli di affiliazione al meet up. I simpatizzanti, gli iscritti, gli attivisti. Per comprendere il meccanismo della formazione della futura lista che al momento è un elenco di nominativi, bisogna partire da un dato di eguaglianza delle persone che partecipano al movimento. Non esistono infatti nomi importanti che abbiano un percorso facilitato e che entrino automaticamente nella lista. Tutti devono sottoporsi al giudizio degli altri.
Venerdì sera, in pratica, era possibile l’autocandidatura da parte di iscritti e attivisti (l’attivista è colui che partecipa attivamente a tutte le riunioni e tutti gli eventi o almeno al 70% nel semestre), gli iscritti (coloro che fanno parte formalmente del gruppo, ma non partecipano a tutti gli incontri) e sono scaturiti i 16 nomi che potrebbero però lievitare in successivi incontri nel point del Meet up.
Ma la particolarità è che in seguito, queste candidature passano al vaglio di uno step successivo. I nomi dell’elenco verranno votati da iscritti e attivisti che hanno a disposizione rispettivamente 4 o 6 preferenze necessarie al candidato per raggiungere il quorum di conferma della candidatura. Alcuni attivisti o iscritti non saranno presenti nella lista, ma potrebbero essere scelti dopo una votazione, in caso di vittoria della Lista, e nominati dall’esterno per entrare nella squadra come assessori. Potrebbe accadere che i nomi più conosciuti a livello cittadino non siano in lista, con la conseguente e non remota possibilità di una difficoltà degli elettori che non li troveranno in lista, a votare per la lista.
Ma non è finita qui. Se alcuni nomi dell’elenco non ricevessero le preferenze utili per l’approvazione, verrebbero cassati dall’elenco e potrebbe anche accadere, a questo punto, che manchi il numero sufficiente di nominativi per formare la lista. E non ci sarebbe la presentazione di una Lista per le amministrative. Non esiste un candidato sindaco già nominato in partenza e anche questo nome sarà frutto di una votazione.
Nel caso la lista fosse composta dal numero necessario di nomi, a quel punto c’è uno step successivo: verrà sottoposta al vaglio del casellario giudiziario per il controllo dei carichi pendenti, poi spedita a Milano. A Milano un organismo la valuterà e farà nuovi controlli e se approvata, arriverà la sospirata autorizzazione ad utilizzare il logo del M5s e la Lista sarebbe presente nelle elezioni amministrative.
Considerata la difficoltà nell’esporre il meccanismo e per evitare inesattezze, un attivista contattato precisa: “Sono solo gli attivisti, delegati dall’assemblea degli iscritti,a votare i candidati che si sono proposti per formare la lista. Gli attivisti dispongono di 6 preferenze da assegnare. I candidati che non ricevono almeno 4 preferenze non accedono alla lista”.
Questo il primo elenco di nomi – ancora incompleto – che sarà sottoposto a votazione:
Maria Pia Esposito – Silvana Ansaldo – Stefano Armanini –
Francesco di Lieto – Andrea Primerano – Paolo Potorti –
Luciana Russo – Stefania Cerutti – Oreste Luce –
Mario di Gioia – Ivano Corallo – Nada Ricca –
Massimo Monfasani – Barbara Vullo –
Mario Mattone – Oscar Cavaterra –