“Speciale De André”: a Radio Savona Sound si ricordano i 30 anni di Crêuza de mä

Venerdì 17 gennaio, alle ore 21, andrà in onda, su Radio Savona Sound, una Alfa e Moltenipuntata speciale della trasmissione “Mister Rock” tutta dedicata a Fabrizio De André, a 15 anni dalla scomparsa. Nel corso della puntata, condotta da Mister Rock e Alfa, si parlerà soprattutto di Crêuza de mä a trent’anni dalla sua pubblicazione. Insieme ai due conduttori ci sarà anche Ferdinando Molteni, autore, insieme allo stesso Alfa, del libro Controsole. Fabrizio De André e Crêuza de mä pubblicato da Arcana. Il libro, tra l’altro, è basato su una lunga intervista rilasciata da Faber proprio a Radio Savona Sound.

È l’11 agosto 1984, sono passati pochi mesi dall’uscita dell’album Crêuza de mä e Fabrizio De André rilascia una bellissima intervista nel corso del suo primo concerto ligure di quel tour. L’intervista, rimasta inedita, è stata ritrovata e trascritta. È un documento straordinario che getta una luce vivida e palpitante su uno snodo decisivo nella carriera del grande artista genovese e della musica italiana in generale. Intorno a quell’intervista il libro analizza la genesi, la realizzazione e la fortuna dell’album più importante della storia della musica italiana recente.

Alle parole inedite di Fabrizio De André si aggiungono quelle di tanti protagonisti di allora (Mauro Pagani, Pepi Morgia, Mario Arcari, Walter Calloni, Franco Mussida, ecc.) e di quanti quel disco amarono (Riccardo Tesi, Max Manfredi, Vincenzo Zitello, Patrick Vaillant, Eugenio Bennato e molti altri).

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Dice Fabrizio De Andrè nell’intervista inedita: «Perdere le proprie origini in musica, in letteratura, o fare finta di niente, fare finta di non averle mai avute, per seguire le mode del mercato, è come per un animale perdere il proprio istinto».

Spiega RiccardoTesi, organettista e storico collaboratore di Faber: «Considero Crêuza de mä non soltanto un disco meraviglioso, ma una vera opera d’arte in cui ogni singola canzone è intimamente collegata alle altre in un miracoloso gioco di equilibri e di rimandi, ogni elemento è perfettamente al proprio posto e non c’è una sola sbavatura o caduta di tono in tutto il percorso».