Pedaggio autostradale per le ambulanze, il punto in Consiglio regionale

Sulla questione del pedaggio autostradale per le ambulanze, durante il Consiglio regionale di oggi sono state illustrate due interrogazioni: una è stata presentata da Claudio Muzio (FI), e sottoscritta anche dal collega di gruppo Angelo Vaccarezza, e la seconda da Sergio Rossetti (Pd).

Muzio ha ricordato le disposizioni ministeriali che negli anni hanno stabilito, fra l’altro, che sono esentati dal pagamento del pedaggio i veicoli con targa C.R.I., i veicoli delle associazioni di volontariato e degli organismi simili non aventi scopo di lucro, adibiti al soccorso nell’espletamento dello specifico servizio, muniti del relativo contrassegno e che, infine, per le attività di trasporto dei malati effettuate a titolo gratuito opera l’esenzione del pagamento del pedaggio, poiché questa ipotesi è assimilabile al soccorso/trasporto in emergenza.

«Nel concetto di “soccorso in emergenza”  – ha aggiunto – sono ricomprese il servizio 118, il trasporto organi, il trasporto di sangue ed emoderivati in condizioni di emergenza, il trasporto sanitario assistito, il trasporto neonatale/pediatrico, il trasporto di pazienti oncologici e di pazienti dializzati che necessitano dell’utilizzo di ambulanza». Tuttavia – ha spiegato –  Società Autostrade dall’1 gennaio 2015 ha deciso di non concedere più il transito gratuito ai mezzi di pubblica assistenza che non fossero in servizio di urgenza e ha chiesto il pagamento alle pubbliche assistenze della Liguria dei pedaggi dal 2015 al 2016.

Advertisements

«Questo  provvedimento – ha concluso – colpendo in modo particolare le pubbliche assistenze del Tigullio, costrette ad utilizzare le infrastrutture autostradali nell’espletamento del pubblico servizio, rischia di pregiudicarne la sopravvivenza e il prezioso ed essenziale servizio pubblico». Il consigliere ha chiesto, quindi, alla giunta di intervenire.

Rossetti ha sottolineato che nell’accordo quadro tra ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) e Regione viene riconosciuta la copertura da parte della Regione dei costi effettivamente effettuati dalle pubbliche assistenze e che viene riconosciuta dalla Regione la copertura, con la tariffa, dei costi effettivamente effettuati dalle Pubbliche Assistenze. Tuttavia «dal 2014 Società Autostrade ha limitato l’esenzione del pedaggio, mantenendo la totale gratuità solo per la Croce Rossa Italiana, mentre i pedaggi in  altre Regioni sono già riconosciuti perché – ha spiegato – perché le amministrazioni regionali, usando rimborsi in automatico, si sono fatte carico dei nuovi oneri autostradali a partire dal 2010».

Rossetti ha ricordato, inoltre, che Società Autostrade ha chiesto i costi retroattivi alle pubbliche assistenze del pedaggio dal 2014 e, in attesa della la risoluzione positiva del contenzioso, le azioni di pagamento ingiuntivo avviate da Società Autostrade pregiudicano la sopravvivenza delle Pubbliche Assistenze. Il consigliere ha chiesto alla giunta, fra l’altro, l’obbligo di restituzione alla Regione dei costi delle pubbliche assistenze nel caso in cui Società’ Autostrade dovesse restituire alle stesse in toto o in quota parte i pedaggi.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ribadito che delle somme in questione non  dovranno farsi carico volontari e pazienti e ha annunciato l’intenzione, di concerto con il presidente della giunta Giovanni Toti, di aprire un tavolo con la società autostradale per affrontare la questione, sia per quanto riguarda il passato che per la situazione futura. Non è da escludere, tra l’altro, un’ipotesi di chiusura dei contenziosi in corso, anche con una soluzione una tantum, della quale potrebbe farsi carico la Regione. Sarà il presidente – ha ribadito Viale – ha farsi carico di affrontare la questione con i vertici della società autostrade, sia per in contenziosi in essere che per la situazione futura.