Trafficanti di sogni, narratori di storie al Teatro Ambra

di Alfredo Sgarlato– Il palcoscenico del Teatro Ambra di Albenga si trasforma nella cantina dei Fieui di Caruggi per l’appuntamento conclusivo di Ottobre De Andrè 2016. È affollato di volti noti, non solo in campo musicale, Nando Rizzo, Mauro Vero, Marco Ghini, Danila Satragno e molti altri, Dino è l’oste e Gino Rapa il cerimoniere. I Clan Destino cantano come sigla “Volta la carta”, poi si comincia a raccontare storie di vita, musica e amicizia.

Molti uniscono la musica con l’impegno sociale, come Marco Ghini e Rossano Giallombardo che con la musica dei Stavolta mia moglie mi manda a funk… e la Onlus Basta poco si dedicano ai malati di tumore. Ghini recita un toccante brano dedicato al padre e a chi come lui lotta con la malattia; Rizzo dedica una sua canzone ai clown che fanno volontariato negli ospedali, oltre a darci una bella interpretazione della “Canzone di Marinella”.

Molte le storie raccontate, ovviamente quelle degli ospiti più famosi rievocano l’amicizia con De Andrè e Don Gallo; Alberto Fortis rievoca la sua prima tournèe, come spalla della PFM, quello che per il vostro affezionato cronista è stato il primo concerto visto; Memo Remigi, autoironico e molto simpatico, ricorda gli inizi, come per Faber, aiutati dalle ricchezze paterne; la straordinaria Teresa De Sio rammenta la ragazzina che incontrando per caso sul treno Dori Ghezzi le chiedeva consigli, per poi non seguirli e ritrovarla un giorno collega.

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Ma le emozioni più forti le regala la musica, con Alberto Fortis che omaggia il meritatissimo Nobel a Bob Dylan con “Forever young”, che fa da passaggio tra le sue indimenticabili “La sedia di lillà” e “Settembre”. Teresa De Sio doveva cantare una sola canzone, ne canterà tre, “Creuza de ma”nella sua traduzione in napoletano, con Mauro Vero al bouzouki, e poi una tarantella dedicata al pover’uomo cacciato come un sorcio, quindi, richiamata sul palco a gran voce, un’intensa ed aspra ballata tra folk e rock.

Ma anche i musicisti non così famosi fanno la loro parte, come Vero che interpreta una delicata cover di Caetano Veloso, tradotta in italiano dalla cantautrice Marcella Garuzzo, o Paola Matarrese, che reinterpreta De Andrè con talentuosa tecnica da soprano. Un pomeriggio di musica ed emozioni, in cui artisti di grande talento ci hanno regalato qualcosa di sé, come veri amici e non come semplici ospiti.

*Foto di Ilario Navone