In Liguria una microimpresa su 5 trasmette i valori artigiani

Giancarlo Grasso 2Sono ben 4.397 le microimprese liguri a conduzione familiare (con un numero compreso tra i 3 e 9 addetti) interessate da un passaggio generazionale negli ultimi quattro anni. Secondo i dati Istat diffusi dall’Ufficio studi Confartigianato, si tratta del 20% delle imprese familiari totali nella regione (21.951). Percentuale ben superiore alla media del Paese: in Italia il passaggio generazionale riguarda 128.366 microimprese, il 18,2% del totale (quasi 706 mila realtà).
Guardando proprio alla classifica nazionale, la Liguria si posiziona al quarto posto ed è preceduta da Basilicata, con il 21% di microimprese interessate dal passaggio generazionale (1.065), Sicilia, con il 20,8% (8.771) e Molise, che registra il 20,2% (663). Agli ultimi posti Valle d’Aosta (15,8%), Puglia (16%) e Toscana (16,1%).

In termini di valori assoluti, in Liguria il settore più interessato al passaggio generazionale è quello dei servizi. Qui il fenomeno riguarda 2.918 microimprese liguri sul totale di 16.310 a conduzione familiare (il 17,9%). Tra 2012 e 2016 le incidenze maggiori si registrano in Molise (21,3%), in Umbria e in Provincia Autonoma di Trento (entrambe al 21%). Per quello che riguarda il manifatturiero, le realtà artigiane liguri coinvolte dal passaggio generazionale sono 446, il 19,6% del totale, pari a 2.273 microimprese a conduzione familiare.

Guardando la classifica del settore, ai primi posti si posizionano Valle d’Aosta (38,2% delle microimprese attive nel manifatturiero), Sardegna (27%) e Molise (26,8%). Infine, le costruzioni: con 999 imprese interessate in Liguria, rappresentano il settore in cui l’incidenza di realtà coinvolte nel passaggio generazionale è tra le più alte d’Italia, il 33,4%: oltre un’impresa su tre. Questa percentuale è seconda solo a quella della Valle d’Aosta, che registra un’incidenza del 33,9%. Considerando un arco temporale più ampio (2002-2016), la nostra regione si porta al primo posto in classifica: in questo caso il dato parla di 1.141 microimprese interessate, il 38,2% del totale, pari a 2.989 unità.

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«Siamo di fronte a un fenomeno che ha importanti ricadute sul sistema economico e sull’intera società – afferma Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – perché parliamo sia di nuove opportunità occupazionali, sia di salvaguardia di un grande patrimonio, quello artigiano, fatto di competenze, esperienze e professionalità, che non deve andare perduto. In questo quadro è opportuno inserire il passaggio generazionale tra le nuove azioni del Fondo Sociale Europeo, individuando meccanismi di sostegno e accompagnamento delle microimprese imprese liguri».