Cultura, penalizzati fortemente tutti gli enti liguri: un appello ai nuovi Amministratori della Regione

di Laura Sergi – Che la conferenza stampa dell’Opera Giocosa, damerini con di stefanovenerdì 25 settembre, sia stata fuori dall’ordinario, lo ha dimostrato l’adrenalina negli interventi del presidente dell’Opera Giocosa, Tito Gallacci, e del direttore artistico dell’ente, Giovanni Di Stefano. Ciascuno, a modo suo, al foyer del teatro Chiabrera di Savona, ha manifestato la gravità di una situazione che ormai sta giungendo al limite sostenibile.

Dopo i saluti di rito dell’assessore alla cultura del Comune, Elisa Di Padova, che ha messo in evidenza l’attenzione che si continua a manifestare per attirare agli appuntamenti il pubblico giovanile, le parole di Gallacci hanno informato i presenti sullo status quo, dopo la penalizzazione da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali verso tutti gli Enti della Regione Liguria (tra cui, appunto, il nostro Teatro di Tradizione, nonché l’Orchestra Sinfonica di Sanremo).
‘Forse perché gli abitanti della Liguria sono circa la metà di quelli della Provincia di Milano?’, si domanda il presidente. Eppure le tabelle, ci dice, mostrano che alcune realtà raddoppiano addirittura il loro contributo. ‘Per alcuni il motivo di generosità c’è…’, afferma mestamente Gallacci, citando l’emblematico caso di Salerno e di Vincenzo De Luca (Presidente della Regione Campania dallo scorso giugno, sindaco della città fino agli inizi dell’anno in corso) e le mille occasioni in cui avrà avuto modo d’incontrarsi con i vertici governativi. Ma, in questo modo, la nostra realtà operistica, punto di vanto delle manifestazioni estive al Priamàr, e nell’autunno al Chiabrera, subisce un duro contraccolpo. Il Presidente annuncia che è stata inoltrata richiesta ufficiale di conoscere tutti gli atti legati alla diminuzione del contributo elargito, visto che si registra una mancanza di 65.000 euro per le produzioni dell’anno in corso, e 25.000 per il cartellone 2014.

Rispetto alle conferenze stampa passate, è appunto questo pathos che circola nell’aria che dà la dimostrazione di come le cose stiano andando verso le battute finali, salvo un decisivo cambio di rotta. ‘La speranza ora è nella Regione Liguria, e nei nuovi rappresentanti istituzionali’, continua Gallacci, visto che la Carige non dà più contributi, la Fondazione De Mari ha ridotto ad un terzo il proprio aiuto, la provincia non compare più e l’aiuto dell’Amministrazione Comunale ‘è fermo a Tortarolo sindaco’, precisa sempre Gallacci.
Inutile pensare a fare di meno, a proporre meno appuntamenti. I Teatri di Tradizione, come da regolamento, devono proporre un determinato numero di titoli, un determinato numero di repliche, e assicurare un tot di giornate lavorative. La richiesta? ‘Che almeno si possa tornare ad avere a disposizione il budget con cui si lavorava due anni or sono’, afferma il Presidente, prima di sintetizzare i particolari vantaggi ottenuti a seguito degli accordi con il Carlo Felice e l’Orchestra Sinfonica di Savona, e di rimarcare come gli artisti chiamati a lavorare con l’Opera Giocosa si accontentino spesso di un cachet ridotto rispetto alle loro richieste standard.
‘Quindi, entro la fine dell’anno, valuteremo se e quali risposte si sono avute, e decideremo come pensare alla stagione 2016!’, conclude il Presidente.

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Il testimone è quindi passato nelle mani del direttore artistico Di Stefano: ‘Sono ottimista, dobbiamo essere ottimisti’, ha ribadito con il volto scuro, elencando tutti i motivi per i quali l’Opera Giocosa gode di ottima fama in tutto lo Stivale e non soltanto, primo fra tutti il fatto che ‘si sia così rigorosi’. ‘Il prossimo anno l’ente festeggerà i 60 anni, 30 a Savona!’, ricorda il Maestro, che ha anche presentato tutto il cast del ‘Così fan tutte’ di Wolfgang Amadeus Mozart, seduto in platea: Anna Kraynikova (che sarà Fiordiligi), Marina De Liso (Dorabella), Giulio Mastrototaro (Guglielmo), Francesco Marsiglia (Ferrando), Linda Campanella (Despina), Domenico Colaianni (Don Alfonso).

La parola quindi a Gustavo Malvezzi, docente di Drammaturgia musicale e impegnato nel ‘Progetto Scuole’ della Giocosa (con Barbara Catellani, critico musicale), che ha ancora una volta dimostrato il suo entusiasmo in questo lavoro di accensione di una passione operistica nei più giovani, ed infine alla regista Elisabetta Courir (sempre per l’opera ‘Così fan tutte’), che ha illustrato il progetto, divertente e serio allo stesso tempo, di far girare per la città due coppie di damerini in costume (vedi foto con Di Stefano) e che consegneranno ai cittadini un foglio colorato, con l’invito a scriverci frasi e sentimenti d’amore verso il nostro teatro (al grido, sottinteso, ‘che nessuno ce lo porti via’). Questi foglietti, è l’invito dell’Opera Giocosa, dovranno essere appesi agli alberelli predisposti nel piazzale di fronte al teatro, in modo che venga resa testimonianza di quanto i savonesi amino i luoghi di cultura e le rappresentazioni che si succedono.

Apertura quindi del calendario autunnale con il ‘Così fan tutte’, dramma giocoso in due atti, su libretto di Lorenzo Da Ponte, prima rappresentazione il 6 gennaio 1790: la prima ci sarà venerdì 9 ottobre, ore 20.30; in seconda serata, domenica 11 ottobre, ore 15.30 (mercoledì 7 ottobre, alle 10, l’Anteprima Scuole). Oltre agli interpreti di cui sopra, segnaliamo l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, diretta dal Maestro Di Stefano, e il Coro P.Mascagni di Savona (Maestro Gianluca Ascheri). La regista Courir siglerà anche le scene e i costumi.

A seguire, mercoledì 24 novembre, ci sarà: ‘Il labbro della Lady’, musica di Carlo Galante, liberamente tratta dal racconto ‘Il caso di Lady Sannox’ di Arthur Conan Doyle, libretto di Stefano Valanzuolo; alle 20,30 lo spettacolo per il pubblico, alle 11 l’Anteprima Scuole. Sul palco: Francesca Tassinari (Petula), Mirko Guadagnini (Narciso), Matteo Ferrara (Lord Sannox) e Toni Contartese (giornalista). Regia di Stefania Panighini, Ensemble del Teatro Comunale di Modena diretto dal Maestro Carlo Boccadoro.
Non dimentichiamo l’iniziativa del ‘biglietto sospeso’, che trae spunto dal ‘caffè sospeso’ napoletano: chiunque potrà regalare un biglietto ad un giovane di età compresa tra i dieci e i venticinque anni (a 10 euro), lasciandolo pagato al botteghino. Un invito ad entrare al Chiabrera e a vedere se si è fortunati…